MANCHESTER, ENGLAND - OCTOBER 18: Frank Lampard of Manchester City wins his team's first penalty as he is brought down by Erik Lamela of Spurs during the Barclays Premier League match between Manchester City and Tottenham Hotspur at Etihad Stadium on October 18, 2014 in Manchester, England. (Photo by Michael Regan/Getty Images)
Frankie Lampard ci sa fare. Il centrocampista inglese, insieme a Gerrard icona del calcio britannico del nuovo millennio almeno in quanto al reparto di centrocampo, ha prima tradito il Chelsea, beffandolo senza accettare un annuale che Mourinho gli avrebbe ancora garantito volentieri perché New York chiamava. Quindi dollari, Harlem, zero pressioni, showtime. Poi la seconda clamorosa beffa: la firma con il New York City, validissima, e il prestito semestrale ai rivali del Manchester City. Terza beffa? Gol (senza esultare) nello scontro diretto.
La quarta beffa, che poi è anche probabilmente una buona notizia in generale per la PremierChampions League, ma i ben informati parlano davvero ormai di dettagli. L’avventura americana di Lampard resta così sulla carta, pronta ad avere inizio di fatto quando lo decide il giocatore. Cioè per la stagione 2015/16. Sempre che ne abbia davvero voglia come ha sempre detto (e come per esempio ha sempre detto anche il laziale Miroslav Klose).
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