PARMA, ITALY - SEPTEMBER 24: General Manager of Parma FC Pietro Leonardi looks on before the Serie A match between Parma FC and AS Roma at Stadio Ennio Tardini on September 24, 2014 in Parma, Italy. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)
C’erano una volta i direttori sportivi classici, tradizionali, poi venne l’epoca di Moratti che faceva in prima persona dopo che Berlusconi gradualmente scaricava di ogni potere Ariedo Braida. E poi Moggi, la fine della figura, il meglio che finiva al macero dei giornali e dell’opinione pubblica. Quindi, dopo lo scossone, le nuove generazioni: Sabatini l’ultimo a prendersi la scena, Paratici invece sempre nell’ombra come se il direttore sportivo oggi sia più un direttore dell’area tecnica, un interno a tutti gli effetti, sconosciuto e quasi dimenticato dalla stampa e dai riflettori.
In mezzo a tutto questo ci stanno due figure di estrazione “tradizionale” quali Pietro Leonardi (già allievo di Moggi sui campi di mezza Italia ai tempi della Juve) e Pantaleo Corvino, uomo che si è fatto da solo anche lui. Ecco che allora le notizie di queste ultime ore assumono connotati interessanti: di mezzo c’è il Milan che ha quasi del tutto abbandonato il proprio primo obiettivo, quasi un tarlo, cioè proprio Paratici, tra l’amico amicissimo di vecchia data di Pippo Inzaghi (sono entrambi piacentini). Niente da fare, la Juve non lo molla. Presto il rinnovo per lui, in scadenza di contratto giugno 2015 come quasi tutta l’attuale dirigenza bianconera.
Il nome alternativo è allora quello di Leonardi, considerato un grande organizzatore e un osso duro nelle trattative. Ma attenzione perché la presenza di Galliani condiziona tutto così come per esempio ha condizionato il ‘no’ di Sean Sogliano quest’estate, che fu quasi convinto a lasciare il Verona. Leonardi però non farà troppo il sofisticato anche perché l’esperienza Parma volge al termine con Ghirardi intenzionato comunque a non investire denaro ed energie come prima.
Per Corvino invece ci sarà Bologna dopo che con il Sassuolo c’era stato più di un approccio. La proprietà americana pronta a subentrare a Guaraldi ha scelto, e lo ha convinto con un progetto a lungo termine (si parla di contratto quadriennale) che dovrà riportare il capoluogo emiliano al centro del calcio italiano. Neppure a dirlo, il modello di riferimento è la Roma…
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