Evaristo Beccalossi, in passato centrocampo dell’Inter, ha parlato durante un’intervista de Il Corriere della Sera tra aneddoti passati e un sogno futuro.
BERSELLINI E IL RITIRO – «Io, lui e il preparatore. Uscivo in cerca di cibo, oliavo la porta della cucina, perché non cigolasse. Ma una sera mi ritrovo una torcia e una pistola puntate addosso: era il custode, ma che spavento”.
MULTE – «Sì, ma almeno per un paio ne valeva la pena. Ho detto che avevo un dolorino e sono andato a Monza per conoscere il mio idolo Villeneuve, sono entrato nella sua Ferrari, ho pranzato con lui. I motori erano la mia passione, ho anche incontrato Enzo Ferrari: accanto a questo omone con gli occhiali scuri e un alone di carisma c’ero io, coi capelli alla Cocciante/Branduardi. Mi vengono ancora i brividi. Un’altra volta ero al Giro d’Italia nell’ammiraglia che seguiva il mio amico Visentini: pioveva e dovevo controllare i numeri dei corridori, che li nascondevano».
FUTURO – «Il sogno sarebbe fare qualcosa alla casa madre: l’Inter».
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