Categories: Calcio EsteroNotizie

Beitar Gerusalemme | Segna il musulmano Sadayev e i tifosi vanno via | Video

Una cospicua frangia di ultras del Beitar Gerusalemme è già nota da mesi per le posizioni oltranziste e anti islamiche degenerate, in alcuni casi, in fatti di pura violenza. A fine gennaio, dallo stadio Teddy di Gerusalemme, esposero due striscioni di protesta (“Betar pura per sempre” e «70 anni di principi») in cui inneggiavano alla purezza ebraica e si opponevano al desiderio del loro presidente, l’uomo d’affari russo-israeliano Arkadi Gaidamak, di ingaggiare due giovani calciatori ceceni, Zaur Sadayev e Dzhabrail Kadiyev, entrambi musulmani. Durante la partita con il Bney Yehuda sono stati scanditi cori anti-arabi (che la direzione dello stadio cercò di coprire diffondendo musica a tutto volume).

La federcalcio israeliana multò il club con una sanzione pecuniaria di circa 10.000 euro e ordinò la chiusura della Tribuna Est dello stadio del Beitar per 5 partite. Qualche giorno dopo, ad inizio febbraio, i tifosi del Beitar alzarono il tiro. Fu incendiata la sede del Beitar Jerusalem. Il rogo causò gravi danni e distrusse trofei e magliette d’epoca. I sospetti si concentrarono subito sulle frange più estreme del tifo perché l’attacco avvenne poche ore dopo l’incriminazione di quattro tifosi del Beitar, per i fatti sopracitati accaduti durante la partita con il Bney Yehuda. Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, definì “inaccettabile” il comportamento dei teppisti in un Paese che ha sofferto per il razzismo, come Israele. Il sindaco di Gerusalemme, Nir Barkat, affermò: “Non si tratta di tifosi ma di criminali sotto ogni punto di vista“.

Il gol del russo di origine cecena, Zaur Sadayev, segnato al Maccabi Netanya al 48′ nell’ultima partita, ha generato una reazione contrapposta nella tifoseria del Beitar. Molti sostenitori hanno accolto la rete del 23enne con un’ovazione seguita da applausi, ma in un altro settore dello stadio decine di tifosi hanno abbandonato l’impianto, forse in segno di disprezzo e disapprovazione. L’allenatore in seconda Jan Talesnikov ha pronunciato parole di distensione a fine match: “L’amore e la pace vinceranno sempre e lo sport unisce, al di là delle religioni diverse. Bisogna rispettare ogni persona, indipendentemente dal suo credo. Quei tifosi che sono rimasti nello stadio sono i veri tifosi del Beitar“.

antonio

Semplicemente uno che scrive... Giornalista sportivo con la passione per la letteratura e un'altra, smodata, per la musica (in particolare new wave, post punk, goth-rock e psych-rock ). Venera il mare grazie al sangue isolano di sua madre che scorre nelle vene, nonostante una vita trascorsa tra palazzi e cemento...

Recent Posts

Allegri può gioire: il Milan ne prende tre

Movimenti importanti per il Milan: il tecnico bianconero osserva con interesse. Tre innesti sui taccuini…

53 minuti ago

Il Napoli vende Raspadori, ma Conte esulta: colpo da 40 milioni

Dopo un mercato fin qui di tutto rispetto, il Napoli di Antonio Conte è costretto…

4 ore ago

Lo ha scelto Chivu: è il prossimo colpo dell’Inter

L'Inter sta per mettere a segno un altro importante colpo di mercato: Cristian Chivu lo…

5 ore ago

Tutti in tribunale, altra bufera in Serie A: non c’è solo il Napoli

L'entusiasmo che regna a Castel Volturno rischia di essere spezzata da vicende legali che potrebbero…

7 ore ago

Inter, sgarbo a Marotta: salta l’affare

Trattativa saltata per l'Inter: Un colpo di scena che cambia le carte in tavola e…

8 ore ago

Allegri si prende Vlahovic: la Juve sceglie lo scambio

Il Milan affonda su Vlahovic: primo assalto con una offerta allettante, la Juventus riflette ma…

10 ore ago