Fabio Capello
Fabio Capello parla dello stato del calcio italiano a Il Messaggero. “Negli stadi abbiamo un handicap spaventoso del quale non riusciamo a liberarci. La burocrazia ci lega in tutti i modi: Roma, Milano, Firenze, il problema è generale, riguarda il sistema paese. Qualsiasi tentativo di migliorare e innovare si rivela impossibile. Ai tempi del settore giovanile del Milan mi scontrai con Comune, Provincia, Regioni e comitati di quartiere”.
“Un muro invalicabile. La questione degli stadi è prioritaria: la ripresa economica del calcio dipende dagli impianti. A livello calcistico qualche risultato negli ultimi tempi lo abbiamo ottenuto. Siamo stati campioni d’Europa, anche se poi abbiamo mancato la qualificazione al mondiale per la seconda volta di fila. Con la Roma abbiamo vinto una coppa ed è un segnale importante. A chi afferma che è la terza manifestazione europea, rispondo: sull’albo d’oro ci sarà scritto per sempre Roma, Italia. Qualcosa si sta muovendo, ma ora è importante non fermare quel venticello. Bisogna prendere decisioni sensate con una visione del futuro“.
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