E’ ancora presto per poter affermare che Walter Mazzarri ha cambiato radicalmente l’Inter. In meglio. Tuttavia la squadra vista al Massimino di Catania ha dato una convincente dimostrazione di forza, esprimendo un calcio pragmatico che si avvicina molto alla mentalità dell’ex tecnico del Napoli. I nerazzurri hanno sofferto solo nella prima fase di gioco, ma contenendo le sfuriate offensive del Catania, peraltro solo in un paio di occasioni realmente pericolose. Nella ripresa l’Inter ha dilagato sfiorando anche il quarto gol su un campo ostico come quello del Catania.
La partita inizia a suon di ribaltamenti. Prima Palacio prova una difficile girata al volo, poi il Catania va vicino al gol sugli sviluppi di un tiro di Leto. Handanovic blocca in due tempi. L’Inter dà l’impressione di essere più pericolosa quando attacca e al 10′ Jonathan, liberissimo, spara un bolide in area di rigore catanese con Andujar costretto al miracolo: Legrottaglie si salva in angolo sulla respinta, ma poteva far sicuramente meglio l’interista. al 19′ i nerazzurri passano in vantaggio grazie ad un’azione travolgente di Jonathan che sulla destra spacca in due la difesa catanese e serve con cross basso Palacio: tap – in facile per l’ex genoano, l’1-0 dei nerazzurri.
Il Catania reagisce solo con tiri dalla distanza, prima con Tachtsidis e poi con Leto. Nella ripresa l’Inter prende il largo. Nagatomo va vicinissimo al gol colpendo di testa a due passi da Handujar, ma il portiere catanese si salva con una respinta. Al 55′ però il giapponese raddoppia: Palacio raccoglie un pallone servitogli da Jonathan sulla destra e crossa per l’incornata vincente di Nagatomo. Il Catania prova a dare segni di vita con Rolin, ma al 79′ un’zione individuale di Ricardo Alvarez culmina con un tiro che si stampa sul palo interno e finisce in rete per il 3-0 definitivo. Il resto del match è solo accademia, Mazzarri può essere soddisfatto in vista del prossimo, complicatissimo e importantissimo incontro, contro la Juventus a San Siro.
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