Il Napoli passeggia a Catania e mette una seria ipoteca sul terzo posto, spegnendo forse definitivamente le velleità di rimonta della Fiorentina che ormai è distante ben dieci punti. Troppo netta la differenza tecnica tra le due formazioni, partita chiusa giù dopo venticinque minuti di gioco, quando i partenopei si sono portati sul 2-0. Si fa, a questo punto, disperata la situazione del Catania. Desolatamente ultimi in classifica, gli etnei sono distanti sei punti dal quartultimo posto utile per la salvezza che in questo momento è occupato dal Bologna. Prossimo turno per la formazione di Rolando Maran: Udinese – Catania. Ogni partita diventa decisiva a questo punto del campionato, ai siciliani serve uno scatto d’orgoglio per continuare a sperare. Il Napoli dovrà invece vedersela con la Juventus al San Paolo per una sfida che resta affascinante, nonostante un campionato che sembra ormai nelle solidissime mani dei bianconeri.

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Numeri e curiosità – La sconfitta contro la Fiorentina del turno precedente ha messo fine ad un’imbattibilità che, per il Napoli, durava da sei partite (4V, 2N). I siciliani hanno perso due gare interne consecutive di campionato (contro la Juve e contro il Napoli), dopo un’imbattibilità che durava da tre partite al Massimino (1V, 2N). Gli etnei hanno ottenuto solo quattro successi in questo torneo, meno di ogni altra squadra. Il Catania ha raccolto un solo punto nelle ultime sei sfide di campionato, ed ha ottenuto una sola vittoria nelle ultime 12 giornate. Il Napoli aveva segnato appena quattro gol nelle precedenti 12 sfide di Serie A giocate in casa del Catania, mai più di uno a partita. I rossoazzurri non avevano mai perso in casa contro il Napoli in Serie A.

Le parole di Benitez a fine partita (il Catania è in silenzio stampa dopo la pesante sconfitta):

“Il secondo posto sarebbe un vantaggio, al quale dobbiamo ancora puntare. E’ prematuro definirlo vice-Higuain. E’ un buon giocatore, ha una struttura importante ma è giovane. Oggi ha fatto bene e siamo contenti. Non lo vedevo all’altezza? No, lui tecnicamente è buon giocatore. E’ una questione del ritmo del campionato italiano, che è diverso da quello argentino. All’inizio non era preparato dal punto di vista mentale e fisico. Callejon? La cosa importante non è se lui fa tante reti ma che la squadra vinca. E’ migliorata, la squadra è più solida. Oggi, però, abbiamo cambiato tanto. Nel corso della stagione abbiamo avuto troppi infortuni e ci hanno condizionato. Se siamo pronti? No, oggi non siamo pronti perché dobbiamo ancora recuperare e abbiamo tre giorni. Vediamo se recuperiamo a livello fisico, a livello mentale di sicuro siamo preparati perché la città tiene particolarmente a questa partita”.

Catania – Napoli 0-4 | Foto



Catania – Napoli 2-4, Serie A: foto gol (Zapata, Callejon, Henrique, Monzon e Gyomber)

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