Il desiderio di stare costantemente al centro dell’attenzione grazie a polemiche, spesso e volentieri, costruite ad arte è un boomerang che potrebbe tornare indietro e prenderti in pieno in qualsiasi momento. Oggi, José Mourinho ha imparato la lezione e adesso è costretto a gestire una situazione alquanto imbarazzante.

In un’intervista rilasciata a Canal +, infatti, Mourinho ha lanciato un altro paio di invettive delle sue: Samuel Eto’o è stato definito praticamente un vecchio (“Eto’o ha 32, o forse 35, chi lo sa!”) e, parlando del desiderio di allenare Radamel Falcao, ha sminuito, per non dire offeso, il Monaco (“Il Monaco va bene per chiudere la carriera”).

Mourinho, però, ha voluto rettificare queste dichiarazioni perché, secondo lui, ha subito un torto dal giornalista. Stando alla giustificazione di Mourinho, infatti, il tecnico del Chelsea ha rilasciato quelle dichiarazioni a briglia sciolta, in una chiacchierata privata con un giornalista. Questo giornalista, però, avendo queste dichiarazioni succose tra le mani, giustamente non si è creato molti problemi a renderle pubbliche.

Lesa maestà: dopo la famosa accusa di “prostituzione intellettuale” alla stampa italiana, Mourinho è tornato a criticare fortemente la categoria. Queste sono state le sue dichiarazioni riparatorie:

E’ una vergogna che questa registrazione sia stata pubblicata. Non era un’intervista ma una chiacchierata divertente con gente che non appartiene al calcio. I giornalisti sono senza ritegno, è vergognoso che sia stata registrata una conversazione privata.

Mourinho non ha smentito ciò che ha detto su Eto’o ma ha aggiunto di averlo detto in un contesto ironico e non ufficiale. L’allenatore portoghese ha dichiarato che non attaccherebbe mai un suo giocatore, tanto meno l’attaccante camerunese con cui ha vissuto “la stagione più bella della sua carriera”.

Dal punto di vista mediatico, bisogna dire che questa di oggi si è rivelata un giornata particolarmente impegnativa per Mourinho. Come se non fosse bastata questa grana, infatti, oggi l’allenatore ha dovuto “subire” anche la frecciatina di Roberto Mancini, allenatore del Galatasaray (che affronterà proprio il Chelsea domani in Champions League) e suo predecessore all’Inter.

Mancini non ha usato giri di parole e ha sostanzialmente dichiarato che il merito del Triplete di Mourinho all’Inter è merito suo. Queste sono state le dichiarazioni del tecnico jesino:

Mourinho ha vinto la Champions League perché aveva ereditato una buona squadra. Una squadra che, come nel caso del Manchester City, ho costruito io. Una squadra che aveva una fortissima mentalità. Quando sono arrivato all’Inter, tutti giocavano un pessimo calcio. Io l’ho cambiato.

Non ci resta che attendere la replica di Mourinho.

Nonostante il cattivo rapporto tra l’allenatore portoghese e la stampa, quando c’è da fare polemica, i giornalisti si rivelano di nuovo improvvisamente utili.

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