Chilean Mauricio Isla celebrates after scoring against Uruguay during the Copa America football match in Santiago on June 24, 2015. AFP PHOTO / RODRIGO ARANGUA (Photo credit should read RODRIGO ARANGUA/AFP/Getty Images)
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La Coppa America 2015 entra nel vivo con i quarti di finale e in campo ci sono subito i padroni di casa del Cile che affrontano i campioni in carica dell’Uruguay. Tutta Santiago chiede ai giocatori della Roja di far continuare il sogno possibilmente fino alla fine e la squadra di Sampaoli interpreta bene la sfida. Il Cile fin dai primi minuti prova a tenere il pallino del gioco, con l’Uruguay che invece, fedele al suo stile di gioco, preferisce aspettare. Ma ai cileni manca il guizzo, l’unico che ci prova con convinzione è Valdivia che inventa per Vargas e Sanchez, su entrambi chiude Fucile. Serve una svolta e arriva nella ripresa quando Cavani cade nel trabocchetto tesogli da Jara che lo tocca nelle parti intime, il Matador a dire il vero nemmeno reagisce, ma il difensore cade a terra e l’arbitro tira fuori il giallo per l’uruguayano che, già ammonito, deve lasciare il campo.
Con la superiorità numerica il Cile rischia davvero poco, Sampaoli inserisce Fernandez e Pinilla. Ma il gol arriva dalla difesa: c’è un’uscita con i pugni di Muslera, la palla finisce a Valdivia che serve subito Isla che trova il rasoterra e lo spiraglio giusto per l’1-0. Nel finale sale la tensione, c’è un fallaccio di Fucile su Sanchez e si scatena una rissa in campo in cui sono coinvolte anche le panchine, viene espulso anche il difensore uruguayano. Con la Celeste in nove i minuti di recupero sono una formalità, il Nacional di Santiago ora aspetta la semifinale dove ci sarà una tra Bolivia e Perù, l’Uruguay torna a casa, forse un po’ ingiustamente per gli episodi che hanno caratterizzato la partita.
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