Genoa – Milan finisce 2 a 0 in favore dei rossoneri, una partita nella quale alla squadra di Allegri va bene quasi tutto, compreso un gol di Pazzini segnato da infortunato, con una gamba sola, e il Genoa che viene fermato da un palo su una punizione di Bovo che aveva superato Abbiati. Il portiere del Milan para tutto, quando non ci arriva ci pensa il legno. Non è successo solo questo in Genoa – Milan, anzi. Nel primo tempo sono ben tre i rigori reclamati dai giocatori e dal pubblico senza che Damato e i suoi assistenti d’area si facciano persuadere della necessità di fischiare. Due di questi sono calci di rigore “solari”, un fallo di mano di Niang sul colpo di testa di Borriello che la ributta in mezzo e una spinta, nettissima, sempre del francesino su Granqvist che cercava di raggiungere il pallone su una punizione dalla trequarti.

C’è poco da discutere, sono due calci di rigore, ma Damato (mal coadiuvato da guardalinee e giudice di porta) lascia correre. Poi si entra nell’ambito del soggettivo per quanto riguarda altri due episodi, protagonista Zapata. Il colombiano spintona al limite dell’area Bertolacci, che cade fuori dal perimetro dei 16 metri. Fallo veniale, per carità, ma abbiamo visto concedere rigori “peggiori”. Sempre il centrale rossonero è anche autore del secondo tocco di mano in area, sempre lo zampino dell’attivissimo Granqvist. Il genoano allunga la traiettoria del pallone, Zapata la colpisce con il braccio, anche se cerca di ritrarlo quando la frittata è fatta, il contatto è evidente. Si può discutere sulla volontarietà, ma è un fatto che si tratti del quarto episodio più che sospetto nell’area del Milan in 45 minuti, il quarto ad essere ignorato dall’arbitro che preferisce lasciar giocare.

Statisticamente complicato, eppure succede. Altra sorpresa? La grande “sportività” di Davide Ballardini nel post partita. Un allenatore che perde 2 a 0 una partita nella quale avrebbe potuto beneficiare di almeno 2 rigori in favore di solito ha un altro tipo di atteggiamento, invece il tecnico del Genoa ha un bel sorriso stampato sul viso e commenta serafico:

Cosa devo dire? Questi sono due rigori, basta (spinta di Niang su Granqvist e fallo di mano di Zapata, ndr). Poi se gli arbitri non li danno ci può anche stare, ma sono due rigori. Ah, il mano di Niang? Che dire? Non c’è due senza tre allora.

Le homepage dei siti sportivi non sottolineano i torti arbitrali subiti dai padroni di casa mettendoli in evidenza, c’è giusto il Corriere dello Sport con un box nel taglio basso con i fermo immagine del mani di Niang, ma poco altro. D’altra parte Massimiliano Allegri, nonostante una lunga intervista su Sky, non è nemmeno costretto a dire la sua sugli episodi. I commentatori non ritengono necessario parlare della moviola prima delle 23.05 passate subito dopo aver congedato con gli “auguri per la partita con il Barcellona” l’allenatore della squadra stasera vittoriosa. Sono scelte, per carità, ma non sono queste le scene cui siamo abituati ad assistere.

Genoa – Milan 0-2 | La Fotogallery




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ultimo aggiornamento: 08-03-2013