Nel gennaio 2022, la Juventus annunciava con orgoglio l’acquisto di Dusan Vlahovic, giovane attaccante serbo proveniente dalla Fiorentina. L’investimento era significativo, ma le aspettative lo erano altrettanto. Il suo debutto in maglia bianconera fu memorabile: contro l’Hellas Verona, Vlahovic segnò un gol spettacolare su assist di Dybala, facendo subito breccia nel cuore dei tifosi. In quel momento, sembrava che la Juventus avesse trovato il degno erede di Cristiano Ronaldo, un bomber capace di trascinare la squadra verso nuovi traguardi.
Per diversi mesi, Vlahovic fu al centro del progetto tecnico. La sua presenza in campo garantiva profondità all’attacco e una costante minaccia per le difese avversarie. Ogni pallone che toccava poteva trasformarsi in oro, e la Juventus sembrava aver trovato in lui il perno su cui costruire il futuro.
Con l’arrivo di Thiago Motta sulla panchina bianconera nel giugno 2024, le dinamiche interne alla squadra iniziarono a cambiare. Motta, noto per le sue idee innovative e per un calcio più fluido e dinamico, iniziò a preferire attaccanti con caratteristiche diverse. L’acquisto di Randal Kolo Muani, attaccante francese con grande mobilità e capacità di integrarsi nel gioco corale, mise in ombra Vlahovic. Nonostante l’iniziale reticenza nel schierare insieme i due attaccanti, Motta sottolineò l’importanza del collettivo rispetto alle individualità.
Nelle ultime partite, Vlahovic ha visto ridursi drasticamente il suo minutaggio. Nell’ultima sfida contro il Verona, è entrato in campo solo negli ultimi otto minuti, toccando appena cinque palloni e completando due passaggi. Un impatto minimo, lontano dalle aspettative che il suo ingaggio e il suo talento avevano generato.
La situazione attuale pone la Juventus davanti a una scelta cruciale. Continuare a puntare su Vlahovic, cercando di adattarlo al nuovo sistema di gioco, o considerare una sua cessione nel prossimo mercato? Il rischio di una minusvalenza è concreto, ma liberarsi di un ingaggio pesante potrebbe offrire al club maggiore flessibilità per future operazioni di mercato.
I prossimi giorni saranno decisivi per il futuro di Vlahovic. Da eroe celebrato a lusso sacrificabile, la sua parabola in bianconero potrebbe giungere a una svolta. Il Verona, teatro del suo esordio scintillante, potrebbe ora rappresentare l’ultimo capitolo della sua avventura juventina.
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