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Esordio amaro per Belfodil con l’Inter: due rigori sbagliati nella prima amichevole

I tifosi dell’Inter potranno consolarsi pensando alla mitica canzone di Francesco De Gregori, ‘La Leva Calcistica Della Classe ’68’, secondo la quale un rigore si può anche sbagliare perché: “non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore. Un giocatore lo vedi dal coraggio, dall’altruismo e dalla fantasia“. Detto questo i due errori dal dischetto di Belfodil, nel giorno della prima amichevole contro i dilettanti della ‘Rappresentativa Trentino‘, avranno senz’altro fatto storcere il naso a qualche tifoso nerazzurro che ha assistito a questo esordio flop dell’ex attaccante del Parma.

In entrambi i casi il rigore se l’era procurato Ricky Alvarez, uno che dal dischetto se la cava, lasciando poi il compito di trasformare dagli undici metri al nuovo arrivato. Il primo tentativo al 62′ è stato neutralizzato da una parata di Travaglia, mentre al 77′ il franco-algerino ha centrato il palo dopo aver spiazzato il portiere avversario. Nonostante i due errori dagli 11 metri del neo acquisto, l’Inter è comunque riuscita a vincere la partita per 3-0 grazie ai gol segnati da Palacio, Capello e Alvarez nel secondo tempo, dopo una prima frazione di gioco a reti bianche.

Walter Mazzarri a fine partita, intervistato da Inter Channel, ha comunque espresso soddisfazione per la prestazione dei suoi ragazzi che sono stati spremuti in questi primi 7 giorni a Pinzolo per raggiungere la condizione fisica ottimale in vista della stagione che inizierà a fine agosto. Il tecnico nerazzurro ha ammesso le difficoltà dei suoi da un punto di vista atletico, in particolar modo nel primo tempo, e non ha neanche fatto cenno alla mira da aggiustare di Belfodil, promuovendo a pieni voti tutti i giocatori che sono scesi in campo:

“Mi interessava chiudere con lucidità questo periodo. Nel primo tempo le gambe non andavano, ed è anche normale perché abbiamo lavorato alla grande. Ci sono stati tanti carichi di lavoro, sono contento per come è stato svolto il lavoro. Oggi la partita lasciava il tempo che ha trovato, alcune cose ancora non vengono. Affinché vengano i tempi di gioco c’è bisogno che le gambe girino, ma è importante capire che nel calcio moderno bisogna correre altrimenti si va in difficoltà. La prestazione oggi non era importantissima, sono contento di tutti, giovani e vecchi. Parliamo complessivamente, non soltanto di quest’amichevole”.

Stefano Capasso

Sono un giornalista pubblicista residente a Bologna. La mia collaborazione con Blogo è iniziata nel giugno del 2009 con il magazine CalcioBlog.it. Sfruttando la mia passione per molti altri sport oltre al calcio, dal luglio 2012 ho iniziato a scrivere anche su OutdoorBlog.it in occasione delle Olimpiadi di Londra 2012.

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