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Inter, finale assurdo a San Siro: Ranocchia sbaglia clamorosamente il gol del pareggio, poi è rissa totale

L’inno dell’Inter invita ad amare la pazzia dei nerazzurri, quello che si è visto nei minuti finali della sfida di San Siro con l’Atalanta è una sintesi perfetta delle caratteristiche della squadra di Stramaccioni. La partita questa sera doveva servire per provare a rosicchiare qualche punto ai cugini del Milan, l’obbiettivo stagionale è sempre il terzo posto e il pareggio di Firenze sembrava invitare ad un cauto ottimismo. Ma prima la sfortuna, vedi l’infortunio di Cassano, poi una decisione arbitrale un po’ controversa, ma è pur sempre il rigore del 3-2, e infine un bel po’ di sano autolesionismo hanno reso la serata interista un incubo.

Prendiamo il fischio finale di Gervasoni come punto riferimento, quello che accade cinque secondi prima e quello che si scatena cinque secondi dopo vanno a rappresentare la classica ciliegina sulla torta, il culmine di una serata folle. C’è un calcio d’angolo per l’Inter, i nerazzurri sono tutti riversi in avanti per provare ad agguantare un insperato pareggio. La palla arriva sui piedi di Ranocchia, come al solito attaccante aggiunto nei minuti finali, il difensore è a un metro dalla linea di porta ed è libero di concludere senza pressione da parte di avversari: il suo piattone non è nemmeno un tiro, sbuccia il pallone che addirittura va dal lato opposto rispetto allo specchio difeso da Polito. Gervasoni fischia la fine e l’Inter incassa la terza sconfitta consecutiva sul proprio campo, una cosa che non si verificava dai lontani anni ’50.

Inter – Atalanta 3-4 | La fotogallery




Quello che succede dopo è pura follia, con Schelotto che cerca di farsi giustizia prendendo di mira i suoi ex compagni, in particolare sembra avercela con Cigarini. Per capire la rabbia dell’italo-argentino bisogna riavvolgere il nastro e tornare ai soliti concitati minuti finali quando Raimondi colpisce con un pugno in area l’interista e viene espulso. I compagni fanno fatica a mantenere Schelotto che fin da subito cerca di reagire, scontrandosi con Cigarini e promettendo a Raimondi che sta lasciando il campo la vendetta. L’interista è di parola, a partita finita cerca subito il contatto con il capitano dell’Atalanta che non si lascia intimorire anzi gli rifila uno spintone, il gesto non può che far infuriare ancora di più l’ex atalantino.

Ci vorrano molti minuti per mettere un freno alla sua ira, ci provano in tanti, prova a trattenerlo Cordoba, Scaloni cerca di accompagnarlo verso il tunnel degli spogliatoi. Colantuono con fare paterno prova a parlarci, cercando di farlo calmare, ma nemmeno i tentativi del tecnico sembrano sortire l’effetto sperato. Alla fine, con molta fatica, viene fatto rientrare negli spogliatoi dove proseguono i momenti di tensione. L’allenatore dell’Atalanta parlerà di “ruggini pregresse”, tra ex compagni può succedere questo ed altro, ma la reazione di Schelotto stasera è sembrata più una chiara sintesi di quello che è lo stato d’animo dell’Inter di questi tempi.

cesare10

Ingegnere poco più che trentenne, vive in una città con l'anacronistica (cit.) passione per i cavalli. In attesa di guadagnare con i numeri si diverte con le parole. Imbratta il web da tanto tempo. Una volta aveva anche un blog di dubbio successo, ma lo ha chiuso per aprirne uno del quale non ha mai rivelato l'indirizzo, regola che non sfugge a questa biografia: forse anche per questo, ma non solo, non ha lettori. Scrive di calcio per poter comprare il pane. Nel tempo libero scatta fotografie, partecipa a cortometraggi di aspiranti registi slavi e apre tumblr collaborativi con pretese virali. Gli piace guardare le facce delle bariste ogni volta che ordina bitter con gin.

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