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Genoa-Juventus: lo scudetto si vince giocando bene (e vincendo)

Si possono vincere alcune partite giocando male e portando a casa, come si suol dire, la pagnotta. Ma per vincere uno scudetto, devi associare ai tre punti il bel gioco. Non sempre, certo. Ma spesso. Ecco perché la Juve di Allegri, contro il Genoa, questa sera deve uscire dal bozzolo. Non solo per il discorso che facevamo sul ‘bel gioco’, ma anche perché da un campo come quello di Marassi si può uscire con qualcosa in tasca solo imponendo il proprio calcio.

La squadra di Gasperini è in buon momento di forma e ha in Alessandro Matri – quoque tu – l’attaccante in grado di fare gol. Ma c’è anche un certo Pinilla che, finalmente, si sta consacrando sulle rive del Bisagno. Attaccanti pericolosi che metteranno alla prova la difesa dei campioni d’Italia, molto di più di quanto abbiano fatto Dybala e Vazquez pochi giorni fa.

Riferendoci proprio alla prestazione con i siciliani, è chiaro che la Juve deve alzare l’asticella. Non potrà giocare ai ritmi lenti della prima mezz’ora di domenica scorsa. Il possibile turnover – con Pirlo in panchina – dovrebbe permettere alla Signora di muoversi più velocemente in mezzo al campo. Mancheranno però le verticalizzazioni improvvise del professore e allora bisognerà eseguire movimenti perfetti là davanti per sfuggire al controllo della munita difesa rossoblù.

Finora Allegri ha regalato ai bianconeri molto possesso palla, a volte sterile. Stasera proprio il possesso palla sarà importante. Ci vorrà pazienza nel cercare il gol, ma anche attenzione a non scoprirsi. Alla lunga, potrebbe contare la disabitudine dell’avversario a giocare ogni tre giorni; dunque, sarà probabilmente nel secondo tempo che la Juve proverà ad alzare i ritmi. Ma anche nei primi 45′ attenzione alle stecche. Che poi diventano difficili da recuperare (vedi Atene).

Uno squillo da Marassi per lo scudetto: potremmo chiamare così la missione serale di Madama. Se poi, dovesse vincere con il cinismo delle grandi squadre – pur giocando ancora sotto la media – siamo sicuri che nessun tifoso bianconero storcerà il naso. Ma adesso, dopo due mesi, sarebbe bello vedere la Juve di Allegri dominare non solo con il raziocinio di chi sa di essere comunque più forte (non la puzza sotto il naso che rischia di far impantanare la squadra come a Reggio Emilia), ma anche con un po’ di spettacolo. Chiediamo troppo?

alessandropignatelli

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