Mario Balotelli ed il Milan sono subito corsi ai ripari per rispedire al mittente le accuse di Armando De Rosa, pentito di camorra, che ha raccontato ai PM di come l’attaccante rossonero si sarebbe ‘divertito’ a spacciare nelle vie di Scampia durante una sua visita a Napoli di tre anni fa. Il calciatore rossonero ha indetto una conferenza stampa per smentire in modo categorico di essersi mai improvvisato spacciatore per divertimento, affermando di odiare la droga:

“Smentisco tutto, poi io la droga la odio e non c’entro niente. Questa cosa che ha detto questa persona è una bugia incredibile. Capisco che non piaccio a tutti, ma non si deve esagerare. Non so come facciano queste persone a mettere nei guai la gente, non si devono permettere. Non lo so perché sempre a me, penso che la gente anche sia stufa non solo io. Il tweet? L’ho scritto, poi l’ho cancellato. All’inizio ridevo, poi ho pensato che queste persone possono metterti nei guai. Ho capito che non piaccio a tutti ma non devono esagerare. Di questa storia si stanno occupando i miei avvocati. Sono già stato dai pm. Ero a Scampia? Questa è un’altra cosa. Ero lì a fare un giro, con amici”

In serata Balotelli è tornato anche ad utilizzare twitter prendendosela con il ‘TG Campania’ per un servizio mandato in onda che pare abbia provocato un forte dispiacere a sua madre:

Mario Balotelli spacciatore per gioco? Ecco le confessioni del pentito Armando De Rosa

Non c’è mai pace intorno a Mario Balotelli, attaccante del Milan e della Nazionale azzurra. L’ultima vicenda che ha coinvolto il calciatore 23enne assume contorni decisamente gravi e, ovviamente, tutti ancora da dimostrare.

Le dichiarazioni shock provengono da Armando De Rosa, pentito di camorra. De Rosa, durante un interrogatorio ai Pm di Napoli, Sergio Amato e Enrica Parascandolo, nell’ambito di un’inchiesta su riciclaggio e ristorazione, infatti, ha dichiarato che Balotelli, durante un suo breve soggiorno a Scampia, avrebbe spacciato sostanze stupefacenti per scherzo.

Armando De Rosa è un collaboratore di giustizia che, in passato, è stato legato al gruppo dei Vanella Grassi, detti anche i Girati, uno dei clan della malavita più attivi a Scampia, quartiere di Napoli, nella periferia nord del capoluogo campano.

Mario Balotelli, nel 2010, ha visitato il popolare quartiere, tristemente famoso per essere uno dei quartiere dove la criminalità organizzata è maggiormente attiva. Durante quella visita, il calciatore è stato accompagnato da alcuni esponenti di due clan malavitosi. A riguardo, De Rosa ha aggiunto:

Dopo aver assistito ad alcune cessioni di dosi di droga, per scherzare chiese anche di poter spacciare lui alcune dosi e così fu lui a consegnarle ad un cliente che passava. Ricordo anche che chiedemmo a quel tossico se avesse riconosciuto Balotelli ma lui neanche ci credette.

Riguardo quella visita, nel 2011, Mario Balotelli affermò di non sapere assolutamente chi fossero le persone che lo accompagnarono durante la visita nel quartiere, nella fattispecie Salvatore Silvestri, del clan Lo Russo, e Biagio Esposito, del clan degli Scissionisti:

Non sapevo affatto chi fossero quelle persone, quel giorno a Napoli per strada c’era sempre molta gente intorno a me.

La risposta di Mario Balotelli dinanzi a queste nuove accuse non si è fatta attendere. Questo è il messaggio pubblicato su Twitter dal giocatore, tweet subito cancellato:

Ahahaha, adesso spaccio droga! Prima andavo a put****. magari poi lo prenderò anche in c***. Ma VERGOGNATEVI. Usate il mio nome non per odiance.

 

Tornando ad Armando De Rosa, il verbale di questo interrogatorio è stato depositato agli atti del processo davanti alla settima sezione del tribunale.

Foto | © Getty Images

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ultimo aggiornamento: 31-05-2013