Nell’ultima, convulsa giornata di calciomercato, le due società della capitale si sono rese protagoniste di intoppi, ritardi ed equivoci quasi fantozziani. Se sulla sponda Lazio c’è grossa delusione per il mancato arrivo di Felipe Anderson, giovane e promettente centrocampista offensivo brasiliano il cui trasferimento era dato praticamente per certo fino ad un quarto d’ora prima della chiusura del calciomercato (con il segretario dei biancocelesti correre all’impazzata per varcare la soglia della porta prima della chiusura del mercato), dall’altra parte del Tevere bisogna fare i conti con la mancata cessione di Martin Stekelenburg al Fulham condita da una…gita a Londra.

Il portiere olandese non aveva nascosto il suo malumore riguardo alle scelte di Zeman, appena qualche giorno fa, in un’intervista al sito olandese ’sport-promotion.nl. Il vice campione del mondo vuole un posto da titolare e non intende fare la riserva dell’uruguaiano Goicoechea. La Roma lo avrebbe subito accontentato se non ci fosse stata di mezzo la ricerca, senza esiti positivi, di un suo sostituto. Il club giallorosso aveva individuato in Emiliano Viviano il portiere che avrebbe rimpiazzato l’olandese, ma l’operazione non è andata in porto.

Ma il fatto più curioso consiste nel viaggio inutile di Stekelenburg a Londra. L’accordo tra Roma e Fulham era già stato raggiunto, ma si sarebbe ufficialmente concretizzato solo ad una condizione, ovvero in caso di arrivo di un sostituto a Trigoria. La Roma ha fatto un tentativo per arrivare a Viviano della Fiorentina. Nulla di fatto, Viviano resterà a Firenze e Stekelenburg tornerà presto a Roma. Il portiere farà rientro tra qualche ora nella Capitale e si metterà nuovamente a disposizione di Zeman per la gara col Cagliari in programma allo stadio Olimpico dopo aver raggiunto Londra tramite un jet privato partito da Ciampino.

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