Incidenti derby di Roma, il Viminale: “Dal prossimo anno si giocherà di domenica a mezzogiorno”

All’indomani del derby di Roma, al Viminale oggi si è tracciato un bilancio di quanto accaduto ieri prima, durante e dopo la partita. Purtroppo questo bilancio è tutt’altro che positivo. Prima del fischio d’inizio due tifosi romanisti sono stati accoltellati, poi non sono mancati gli scontri tra tifosi e forze dell’ordine nell’immediato post-partita. Ad essere interessata soprattutto la zona di Pone Milvio, non è la prima volta e questo deve per forza far riflettere. Qualcosa di più si deve e si può fare per combattere il fenomeno della violenza legato al calcio, lo ha sottolineato anche l’ex prefetto di Roma Achille Serra questa mattina.

Ma a preoccupare il Ministero degli Interni c’è anche un fenomeno che sta prendendo piede in questi ultimi anni e cioè quello dei tifosi stranieri in trasferta, a sostengo delle tifoserie gemellate. Secondo fonti del Viminale ieri a Roma protagonisti degli scontri non sono stati solo gli ultras italiani. Si sapeva della presenza di circa 50 polacchi tifosi del Wisla Cracovia (6 erano stati fermati nella notte e rispediti in patria), pare però che a loro si siano uniti anche bulgari, greci e inglesi. Si tratta di sostenitori di squadre gemellate alla Lazio come nel caso degli inglesi del West Ham. Tale fenomeno, come detto, è in crescita e non sono mancate le occasioni in cui sono stati gli italiani ad andare all’estero in occasioni di big match di altri campionati.

Da tutte queste considerazioni emerge l’esigenza di fare ancora di più per garantire la sicurezza in occasioni di eventi del genere. Il Viminale fa sapere che dalla prossima stagione le condizioni per poter disputare la stracittadina di Roma saranno ancora più stringenti. Mai più un derby in un giorno feriale, d’ora in poi si giocherà sempre di domenica e sempre a mezzogiorno. Lo slittamento al lunedì di quest’anno ha creato tanti, troppi disagi, paralizzando un città in un orario (le 18) in cui molti uscivano dal lavoro e tornavano a casa. La cosa grave è che questo si poteva ipotizzare facilmente anche prima, ma come al solito spesso nel nostro paese prevalgono gli interessi dei singoli su quelli della collettività. Sembra difficile immaginare che da questa lezione si possa imparare qualcosa.

cesare10

Ingegnere poco più che trentenne, vive in una città con l'anacronistica (cit.) passione per i cavalli. In attesa di guadagnare con i numeri si diverte con le parole. Imbratta il web da tanto tempo. Una volta aveva anche un blog di dubbio successo, ma lo ha chiuso per aprirne uno del quale non ha mai rivelato l'indirizzo, regola che non sfugge a questa biografia: forse anche per questo, ma non solo, non ha lettori. Scrive di calcio per poter comprare il pane. Nel tempo libero scatta fotografie, partecipa a cortometraggi di aspiranti registi slavi e apre tumblr collaborativi con pretese virali. Gli piace guardare le facce delle bariste ogni volta che ordina bitter con gin.

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