Inter Milan's head coach Roberto Mancini attends an open training session one day ahead the friendly football match between Bayern Munich and Inter Milan in Shanghai on July 20, 2015. AFP PHOTO / JOHANNES EISELE (Photo credit should read JOHANNES EISELE/AFP/Getty Images)
L’Inter 2015-2016 non è partita sicuramente con il piede giusto: dopo le vittorie con lo Stoccarda Kickers e il Carpi, i nerazzurri sono partiti in tournée con l’obiettivo di acquisire condizione e consapevolezza in vista dei prossimi impegni ufficiali. L’esperienza in International Champions Cup si conclude invece con un bilancio negativo: tre sconfitte su tre gare contro Bayern Monaco, Milan e Real Madrid, zero gol all’attivo e soprattutto tanta sofferenza. Tralasciando la gara contro i cugini milanisti, durante la quale Mancini ha sperimentato tanto lasciando fuori molti titolari, le altre due gare sono state praticamente lo specchio della passata stagione.
La prima Inter della nuova stagione continua a prendere gol molto facilmente, è lenta a costruire gioco e confeziona poche palle da gol. Il Bayern e il Real hanno preso i nerazzurri praticamente a pallate: due partite traumatiche per certi versi, ma che vanno prese comunque con le pinze, vista la migliore condizione fisica, soprattutto dei tedeschi. Al di là dell’aspetto atletico, comunque, si tratta di problemi che i nerazzurri si trascinano dietro da anni e che probabilmente il 3-5-1-1 prudente di Mazzarri aveva contribuito in parte a mascherare. Sì, perché da quando c’è Mancini sulla panchina dei nerazzurri, l’Inter sarà pure più propositiva e meno attendista, ma fa maledettamente fatica a fare punti e presta spesso il fianco alle azioni in velocità degli avversari.
In queste prime uscite, il solo Murillo è parso poter dare quel qualcosa in più tra i nuovi innesti: il colombiano è veloce e tempista e darà una grossa mano assieme a Miranda, ancora mai utilizzato dal tecnico di Jesi per via del prolungamento delle vacanze. Montoya non è parso ancora in condizione, mentre Kondogbia lo si è visto solo a sprazzi. Erick Thohir è comunque convinto di poter puntare alla Champions League se non addirittura allo scudetto, ma solo dopo gli arrivi di Jovetic e molto probabilmente di Felipe Melo e Perisic si potrà fare un bilancio definitivo e dare un voto all’estate nerazzurra. Il bilancio, in termini di risultati e prestazioni, fin qui rimane deficitario e con gli ultimi innesti gli 11 titolari potrebbero essere molto diversi rispetto a quelli che hanno giocato negli ultimi mesi. Insomma, Mancini parte sostanzialmente da zero e i tifosi vogliono dargli ancora credito, anche se facendo un giro sui canali social nerazzurri, c’è già abbastanza delusione per lo 0 nelle caselle vittorie e gol segnati in Cina.
Il derby tra Milan e Inter si avvicina e l’aria in città è ricca di…
Stefano Colantuono: “Il derby si prepara da solo. Chivu conosce l’ambiente, ha a disposizione la…
Yildiz già adesso è un punto fermo della Juventus, anche se per quanto riguarda il…
Il Napoli continua a essere al centro dell'attenzione per il caso Osimhen, in atto ci…
Niente da fare per l'Inter: l'offerta dalla Premier League è troppo elevata per non essere…
IAlla ripresa del campionato il Milan già deve preoccuparsi di un dettaglio non da poco.…