
Ancora grane per Marotta (Foto Instagram - calcioblog.it)
Per l’Inter di Chivu non bastava la sconfitta in casa con l’Udinese: ora arriva anche una grana extra campo.
La squadra nerazzurra ha iniziato il campionato con il piede sbagliato, lasciando subito sul terreno punti preziosi contro un’Udinese che ha approfittato di tutte le incertezze mostrate dalla formazione di Chivu. I tifosi, senza ombra di dubbio, si aspettavano di più da un mercato estivo che, almeno nelle premesse, prometteva ben altro.
Alla fine non è arrivato il colpo tanto sognato, i problemi strutturali della rosa sono rimasti lì e oggi a pagare dazio è l’allenatore. Chivu, infatti, viene già visto come un tecnico inesperto, forse incapace di reggere pressioni di questo livello, e i giudizi sull’avvio di stagione parlano chiaro.
Inter nessun accordo, trattativa in corso
Come se non bastasse il campo, ad agitare l’ambiente interista ci pensa un’altra vicenda, che nulla ha a che vedere con i dribbling mancati o le partite sbagliate. Si tratta di una questione ben più ampia, che coinvolge direttamente la città di Milano e che rischia di trasformarsi nell’ennesimo affare saltato per l’Inter.
Proseguono infatti le trattative tra il Comune e le due società, Milan e Inter, per la questione dello stadio di San Siro. Un impianto che, a meno di interventi radicali, rischia seriamente di non essere a norma per l’Europeo del 2032. A dirlo senza mezzi termini è stato proprio il presidente della Lega Calcio, Lorenzo Simonelli, che ieri ha lanciato un appello chiaro: serve un accordo rapido tra le parti, perché il tempo stringe e il rischio di farsi trovare impreparati è concreto.

Il sindaco Giuseppe Sala ha provato a chiarire la situazione con parole nette, ribadendo che al momento non esiste ancora un’intesa definitiva sulla vendita dello stadio. “Stiamo mettendo a punto l’accordo – ha dichiarato – e spero di definirlo a brevissimo. Vorrei approfittare per dire che lo sconto, come viene chiamato, è pari a zero. Non c’è nessuno sconto, c’è compartecipazione alle spese che deriva o da quello che dice la legge sulle bonifiche, o da nostre richieste, come ad esempio sullo spostamento dello stadio. Ma lo sconto è zero”.
Un messaggio inequivocabile che lascia intuire quanto sia complesso trovare una quadra su un tema che ormai da anni accompagna le due società milanesi. Il rischio concreto è che San Siro, tempio del calcio mondiale, finisca per trasformarsi in un problema invece che in una risorsa. E per l’Inter, già alle prese con una partenza in salita, questa incertezza non fa altro che appesantire il clima.
I tifosi, già frustrati da un mercato deludente e da una sconfitta casalinga bruciante, ora vedono allontanarsi anche la possibilità di un accordo chiaro sul futuro dello stadio. E se in campo Chivu dovrà trovare presto le risposte per rilanciare la squadra, fuori dal campo l’impressione è che la vera partita sia solo all’inizio.