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Inzaghi: “È la partita più importante delle nostre carriere, il City ha pochissimi punti deboli”

L’allenatore dell’Inter Simone Inzaghi ha anticipato i temi della finale di Champions League di sabato prossimo.

Simone Inzaghi ha risposto alle numerose domande dei giornalisti presenti oggi al Suning Training Center. “E’ stato un viaggio lungo, cominciato quest’estate il giorno dei sorteggi. Chiaramente non fu un giorno fortunatissimo, avevamo nello stesso girone Bayern e Barcellona, ma insieme allo staff e alla squadra pensavamo di poter fare un bel percorso. Siamo ora in finale, abbiamo fatto un grandissimo viaggio, ma è partito tutto dallo scorso anno. Al di là delle tante partite di quest’anno, nella nostra mente le quattro partite disputate con Real Madrid e Liverpool l’anno precedente sono rimaste impresse nei nostri pensieri. Chiaramente da ieri ho pensato di più alla gara. Già avevamo visto il City, da dopo il ritorno col Milan. Quello non era un derby, ma IL derby, perché sapevamo cosa si portava dietro un confronto di quel tipo. La sera dopo la qualificazione del derby e dopo Torino sto cominciando a pensare più al City e a cosa fare. Incontreremo la squadra più forte del mondo, ha vinto 5 Premier negli ultimi 6 anni. Dovremo essere molto attenti a fare una gara da squadra, perché avremo di fronte i migliori con una rosa fantastica e un allenatore che nel calcio moderno ha segnato un’epoca. Senz’altro per noi sarà una partita importantissima. Sicuramente per me e per i miei giocatori sì. Qualcuno è arrivato in semifinale, ma la finale è la prima in carriera”.

Simone Inzaghi

Ci ripaga di tutti gli sforzi fatti durante l’anno, perché è stato un percorso lungo e pieno di insidie. Negli ultimi tre mesi ho avuto rotazioni più profonde da poter compiere ogni 48/72 ore e l’Inter ha fatto grandi cose. Il City può fare triplete? Hanno vinto due titoli, ma due titoli li abbiamo vinti anche noi. Abbiamo meritato ampiamente la finale. Lukaku o Dzeko? Non ho ancora deciso e non ho deciso neanche a metà campo e in difesa. In questo momento, fortunatamente, ho la possibilità di scegliere e per un allenatore è la miglior cosa che ci sia. Negli ultimi due mesi ho potuto alternare giocatori, chi aveva giocato prima aveva fatto benissimo, ma non avevo potuto alternarli. Giocatori importanti come Lukaku, Brozovic, Skriniar, Correa e Calhanoglu non si regalano. In attacco e centrocampo non ho ancora scelto. Un allenatore può avere idee, ma tante volte arrivi la mattina e dopo il risveglio muscolare cambi idea. Il tempo mi ha insegnato che i dubbi si portano indietro fino alla fine. Più vedi il Manchester City e più capisci perché stia ottenendo questi risultati. Fa grandissimo possesso questa squadra e grandissime aggressioni, con pochissimi punti deboli. L’Inter ha dimostrato nel proprio percorso le sue qualità. Dovremo togliergli possesso e coprire bene ogni centimetro del campo, perché loro sono molto bravi ad occupare gli spazi.La partita sarà fatta di momenti. Noi dovremo essere bravi a togliere un po’ di possesso palla al City, perché lo ha sempre avuto contro chiunque. Dovremo essere bravi a gestire la palla, non è facile perché portano grande aggressione. Ci saranno momenti in cui dovremo soffrire tutti insieme e in altri saremo più offensivi. Chiaramente la strategia la vedrete sabato. Per forza al City bisogna concedere un po’ di possesso, ma dovremo togliergli delle certezze che hanno ormai da anni. Sappiamo che sarà difficilissima da affrontare, lo faremo con le nostre armi“.

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