Nigeria's midfielder Ogenyi Onazi (R) challenges Iran's forward Ashkan Dejagah during the Group F football match between Iran and Nigeria at the Baixada Arena in Curitiba during the 2014 FIFA World Cup on June 16, 2014. AFP PHOTO / LUIS ACOSTA (Photo credit should read LUIS ACOSTA/AFP/Getty Images)
Iran – Nigeria 0-0. Arriva il primo pareggio dei Mondiali di Brasile 2014. Alla fine il risultato fa felice la Bosnia Erzegovina più di tutti: la nazionale di Miralem Pjanic, sconfitta dall’Argentina nella prima gara del girone F, può ancora sperare di conquistare il secondo posto e qualificarsi alla fase ad eliminazione diretta. Poche emozioni allo stadio Arena da Baixada di Curitiba, dove si affrontano l’Iran, che nel suo girone di qualificazione ai Mondiali ha incassato solo due gol, mentre la Nigeria soffre di un endemico mal di gol. Una difesa attenta contro un attacco poco pungente, produce dunque uno 0-0, nonostante il forcing finale della selezione africana.
Dopo 41 gol in 12 partite, un media gol che non si vedeva da diverso tempo in una fase finale della Coppa del Mondo, arriva il primo pareggio e per giunta senza reti. Un pareggio che, tutto sommato, può far sorridere, se così possiamo dire, l’Iran di Queiroz. Per la Nigeria, leggermente favorita alla vigilia, esce molto ridimensionata da questa sfida, nonostante una partenza sprint – e un gol annullato – che faceva presagire un prosieguo di gara più propositivo. La selezione africana non vince una partita ai Mondiali dal lontano 1998 e dimostra di essere solo lontanissima parente della squadra che ha ben figurato negli anni ’90.
L’Iran, da parte sua, consapevole di una netta inferiorità tecnica e fisica, punta tutto sulla difesa e sui puntuali raddoppi dei propri difensori e centrocampisti. Questo non significa che gli uomini di Queiroz non provino a creare gioco: Ghoochannejhad, Dejagah e Hajsafi fanno vedere buone cose, ma non basta. Dall’altra parte, nonostante la superiore esperienza internazionale di elementi come Obi Mikel e Onazi, si crea davvero poco. Molto deludente Victor Moses, calciatore del Chelsea quest’anno in prestito al Liverpool: molto atteso alla vigilia, il ragazzo non riesce praticamente mai ad incidere sulla gara. Il forcing nigeriano nel finale non sortisce alcun effetto e al triplice fischio finale non c’è nemmeno la possibilità dello scambio di maglie: l’Iran ha solo una divisa per tutta la rassegna mondiale, lo ha deciso la propria federazione.
Iran (4-2-3-1): Haghighi; Montazeri, Hosseini, Sadeghi, Pouladi; Teymourian, Heydari (89′ Shojaei); Dejagah (78′ Jahanbakhsh), Nekounam, Hejsafi; Goochannejhad. All. Carlos Queiroz
Nigeria (4-2-3-1): Enyeama; Ambrose, Omeruo, Oboabona (29′ Yobo), Oshaniwa; Onazi, Obi Mikel; Musa, Moses (52′ Ameobi), Azeez (70′ Odemwingie); Emenike. All. Stephen Okechukwu Keshi
Arbitro: Carlos Vera
Marcatori:
Ammoniti: Teymourian
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Mondiali Brasile 2014 – Gruppo F, Iran – Nigeria
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