Massimiliano Allegri ha rivelato al termine di Inter-Juventus di avere fatto un pensiero all’ipotesi tridente nel corso del secondo tempo. O se non volete chiamarlo così, comunque la coesistenza di Vlahovic con Yildiz e Chiesa: tutto da verificare come si sarebbero divisi il campo, con il serbo sicuramente terminale centrale, mentre l’italiano e il turco teoricamente amano la stessa zona di centro-sinistra, dalla quale poter rientrare sul piede forte. Le ragioni di equilibrio hanno sconsigliato l’opzione al mister bianconero. Non c’è la controprova su come sarebbe andata a finire, naturalmente. Ma resta il fatto che la Juve non ha trovato distanze e compattezza, rischiando più volte di capitolare ulteriormente.
Com’è normale che sia, la compresenza dei tre sarebbe cosa graditissima al popolo bianconero. In un sondaggio su vecchiasignora.com il 73% si è detto favorevole all’opzione già contro l’Udinese. Ipotesi quanto mai improbabile e non solo per le convinzioni dell’allenatore. Vlahovic e Chiesa non sono certi di far parte della partita di lunedì sera, è ai limiti dell’impossibile credere che si vada a proporre una novità di questa portata allorché lo stato fisico degli interpreti non è al top.
Si può pensare che questa sia, però, la direzione verso la quale la Juventus andrà nel prossimo futuro?
Oggi Sergio Baldini su Tuttosport ha provato a ragionarci partendo da due concetti forti.
Il primo è che è uno spreco di talento ritenere alternativi Chiesa e Yildiz, lasciando che uno dei due si accomodi in panchina. Allegri risponderebbe probabilmente che ormai nel calcio contemporaneo chi entra a gara in corso spesso e volentieri decide le partite, sfruttando la propria freschezza e la stanchezza altrui. É davvero così? Nell’ultimo periodo effettivamente la Juve qualcosa ha avuto da questa strategia con gol anche pesanti nel risultato come quelli di Vlahovic a Frosinone e Iling-Junior a Salerno. E proprio Kenan e Federico sono andati in rete sostituendosi a vicenda, in Coppa Italia con la Salernitana e in campionato con il Sassuolo, in sfide già bene indirizzate.
Il secondo tema è il resto della formazione. In una formula: come assorbire la presenza di tre punte? Una squadra è un organismo nel quale muovere una pedina significa automaticamente produrre degli effetti su tutti gli altri. Il quotidiano torinese lavora su questa idea e sostiene giustamente che la strada potrebbe anche non essere quella del 4-3-3, che comporterebbe una serie di problemi (chi mettere dietro? Perché rinunciare a uno dei 3 centrali che stanno facendo così bene?). Ergo, la soluzione indicata sarebbe questa: «Far coesistere Chiesa e Yildiz con un centravanti sarebbe comunque possibile anche con la difesa a tre (ed è probabilmente questa la strada che Allegri adotterebbe se decidesse di varare il tridente già in questa stagione).
Locatelli e Rabiot sono entrambi perfettamente in grado di essere i due centrali di centrocampo in un 3-4-2-1 o in un 3-4-3 (cambia poco) e McKennie, che sarebbe dura lasciare fuori se continuerà a crescere come sta facendo, ha già dimostrato di essere molto efficace anche da esterno a tutta fascia. È una soluzione, questa, che pare però in contrasto con la ricerca di mezzali di inserimento e qualità offensive come Alvarez e Koopmeiners. Più probabile che possa servire in questa stagione che nella prossima. Sempre che nella prossima ci sia un tridente da schierare». E qui si apre, conseguentemente, un altro capitolo, fatto di tante domande: Chiesa resterà o le sue richieste non verranno soddisfatte dalla società? Su quali acquisti andare a orientarsi per favorire la coesistenza di 3 attaccanti? E ancora: in questo quadro, dove inserire – se va inserito – un altro giocatore interessante come Matias Soulé, per di più un sinistro, quindi una soluzione in più?
In vista del mercato bisogna evitare che si crei una “telenovela Theo”. Il mercato di…
Caressa e la risposta a Conceicao che sta facendo discutere. La partita contro l’Atalanta ha…
Parma-Juve slitta a mercoledì: Tudor ha l’occasione di rimescolare le carte, recuperare energie e preparare…
Conte lo vuole con sé a Napoli, il Milan fissa il prezzo: la trattativa può…
L’inizio del disastro di Conceicao. Dopo la sconfitta contro l’Atalanta il clima attorno al mister…
Durissimo attacco da parte del giornalista nei confronti della dirigenza rossonera. Dopo la sconfitta contro…