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Juventus: Adzic è superiore alla media, ma c’è un problema

Vasilije Adzic incanta con la Juve Next Gen contro il Potenza, ma resta un dubbio cruciale. Come ha giocato e il futuro.

Quando un giocatore si distingue in un campionato minore, la domanda sorge spontanea: è pronto per il grande salto? Vasilije Adzic sta facendo parlare di sé con la Juve Next Gen, dimostrando una qualità superiore alla media della Serie C. Dopo la prestazione brillante contro il Benevento, il montenegrino si è ripetuto contro il Potenza, confermando le sue doti tecniche ed evidenziando un aspetto che lascia spazio a riflessioni.

Potenza-Juve Next Gen, Adzic è di un altro livello

Schierato da Massimo Brambilla come mezzala sinistra nel 3-5-2, Adzic ha offerto una prestazione solida. Pur senza incidere direttamente sul tabellino, ha regalato giocate di alto livello: dribbling eleganti, passaggi precisi e verticalizzazioni efficaci. Non solo tecnica, ma anche attenzione difensiva, con recuperi importanti a centrocampo. Il suo contributo è stato essenziale per il gioco della Juve Next Gen, ma c’è un aspetto che non passa inosservato.

Il grande dubbio su Adzic

Nonostante la qualità evidente, Adzic sembra avere un ritmo di gioco compassato. Se da un lato la sua tecnica gli permette di emergere facilmente in Serie C, dall’altro resta la domanda: sarà in grado di reggere il passo della Serie A? La sensazione è che il montenegrino giochi a una velocità differente rispetto ai suoi compagni e avversari, compensando con la visione di gioco e il fisico.

Questa caratteristica rappresenta un potenziale ostacolo nel calcio di alto livello, dove intensità e rapidità di esecuzione sono fondamentali. Si tratta di un semplice periodo di adattamento o è una sua caratteristica strutturale? La Juventus lo ha mandato nella Next Gen proprio per concedergli minuti e permettergli di crescere, ma il dubbio resta.

Adzic è ufficialmente un giocatore della prima squadra, ma il poco spazio trovato finora ha spinto il club a fargli accumulare esperienza in Serie C. Una scelta strategica, volta a mantenerlo in condizione e aiutarlo a inserirsi gradualmente nel calcio italiano. Se saprà colmare il gap di ritmo, il suo talento potrà fiorire anche ai livelli più alti. Altrimenti, rischia di rimanere una promessa non del tutto compiuta.

Redazione F

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