Dura appena un minuto la gioia dei tifosi bianconeri allo Juventus Stadium. La rete di Quagliarella, vero e proprio uomo della provvidenza in questa partita, ha illuso Antonio Conte che pregustava già una vittoria tanto importante quanto sudatissima. La situazione nel girone ora si fa più complicata perché i bianconeri, nelle prossime due partite, dovranno affrontare per due volte di seguito il Real Madrid. Il secondo posto è ancora ampiamente alla portata della Vecchia Signora, ma è necessario cominciare a vincere qualche partita perché i pareggi non portano lontanissimo.
Roberto Mancini ha esordito sulla panchina dei turchi con un buon pareggi. Alla vigilia di questa partita aveva ammesso di non conoscere pochi giocatori del Galatasaray. A fine gara l’ex tecnico del City recrimina per il calcio di rigore concesso alla Juventus che ha portato al pareggio i padroni di casa:
“E’ stata una partita un po’ strana, la Juve era sotto e poi è stato concesso un rigore che io penso non ci fosse, quindi anche quello un po’ strano, altrimenti non avrebbero mai segnato. Per noi comunque era importante fare risultato. Questa partita mi ha fatto conoscere di più i miei giocatori. Era importante tenere il gruppo aperto sapendo che avremmo dovuto affrontare una grande squadra. Siamo un po’ calati nel secondo tempo, è una squadra che ha bisogno di lavorare. E’ stato incredibile, non me l’aspettavo così, è stato straordinario davvero. In due giorni ho cercato di imparare i nomi e dare un po’ di ordine”.
E’ amareggiato Antonio Conte al termine del match. Il tecnico pugliese sa di aver sprecato un’occasione d’oro e nella sua analisi punta il dito contro l’incapacità della sua squadra di creare geometrie in questa partita. Conte, nonostante la delusione, carica i suoi giocatori in vista degli imminenti impegni:
“Il primo tempo, al di là degli errori, lo potevamo fare meglio, abbiamo esagerato coi lanci lunghi. Nonostante ciò siamo riusciti a ribaltarla, ma poi abbiamo preso gol su calcio d’inizio, siamo stati ingenui. Ora ci aspetta un cammino durissimo: dobbiamo armarci col coltello tra i denti e fare del nostro meglio. Dovevamo cercare di più il fraseggio. Oggi bisognava giocare la palla, invece siamo andati avanti un po’ per personalismi. Non c’è da demoralizzarsi però: se saremo bravi andremo avanti, altrimenti faremo i complimenti a chi è stato più bravo di noi. Contro il Real sfida affascinante, ma ora è più importante concentrarsi sul Milan”.
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