TURIN, ITALY - FEBRUARY 02: Stephan Lichtsteiner (C) of Juventus celebrates his goal with team-mates Leonardo Bonucci (R) during the Serie A match between Juventus and FC Internazionale Milano at Juventus Arena on February 2, 2014 in Turin, Italy. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)
Si gioca il 6 gennaio. Data che ai tifosi juventini ultimamente è andata piuttosto indigesta: nel 2011, infatti, ci fu la sconfitta di Parma, nel 2013 con la Sampdoria. Ma oggi va in scena Juventus-Inter, il derby d’Italia e non una partita qualunque. Nella speranza che questa volta, a Marchisio e compagni, panettone e cotechino siano andati giù lisci come l’olio.
L’insidia in più è Roberto Mancini. Da 10 anni, a Torino, la Juve non fa lo scalpo al Mancio. Negli ultimi quattro incroci, ha collezionato tre pareggi e una sconfitta. Insomma, di tabù in tabù, i campioni d’Italia vogliono però ripartire di slancio questa sera allo Stadium. Magari come successe l’anno passato, quando si presentò la Roma alla ripresa del campionato e venne sonoramente sculacciata.
Niente carbone, sperano naturalmente i tifosi della Signora. Solo dolcetti – gianduiotti possibilmente – magari da Carlitos Tevez, che ha chiuso alla grande il 2014. Che ha annunciato probabilmente il suo addio tra un anno e mezzo, ma che nell’attesa è il giocatore in grado di guidare Madama al quarto scudetto consecutivo. Sì, nella sfida, c’è l’altra tra l’Apache e Maurito Icardi, uno che con la Samp fece molto male alla Juve di Conte.
Se volete scommettere sull’incontro, non puntate sullo 0-0. Risultato che manca dall’ottobre 2001. Non solo: la squadra di Allegri in casa viaggia con una media di 2,5 gol a partita (nel conteggio pesano, e tanto, i sette gol fatti al Parma). La Juve vuole ripartire dopo lo shock di Supercoppa, ma l’Inter di Mancini non sarà affatto vittima sacrificale, come forse si poteva pensare fino a qualche partita fa.
Mancini avrà anche Podolski, uno che tifava Juve. Allegri non avrà Sneijder, che con l’Inter ha vinto. E tanto. Strani incroci anche di mercato. Da una parte quelli che stanno chiudendo pure per Shakiri, su cui per prima si era mossa la Società bianconera. Insomma, questa sera ci si gioca tanto. In classifica. In campo e fuori dal campo. Chi resterà con la scopa in mano nel giorno della Befana?
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