VERONA, ITALY - MAY 30: Giuseppe Marotta, Managing and Sporting Director of Juventus FC looks on prior the beginning of the Serie A match between Hellas Verona FC and Juventus FC at Stadio Marc'Antonio Bentegodi on May 30, 2015 in Verona, Italy. (Photo by Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images)
Giuseppe Marotta senza peli sulla lingua. Il dg e ad dell’area sport Juventus, è stato ieri a Cernobbio per il Forum Ambrosetti e non ha lesinato alcune stoccate soffermandosi per qualche minuto con i giornalisti. Tra le dichiarazioni rilasciate dal dirigente campione d’Italia, c’è una frase su Andrea Pirlo che fa capire probabilmente perché il regista abbia deciso di chiudere la carriera negli Stati Uniti: “Le critiche in Nazionale a Pirlo? Credo che ogni giocatore debba capire quando è il momento di appendere le scarpe al chiodo, non so se per lui sia già arrivato. Sicuramente – sottolinea – è una scelta che deve fare lui”.
Chiuso il mercato, uno dei rimpianti della Juventus rimane Marek Hamsik: prima De Laurentiis, poi lo stesso Marotta hanno ammesso la trattativa, ma alla fine non se n’è fatto nulla. Praticamente impossibile, però, che la trattativa si riapra a gennaio:
“Non credo che la trattativa col Napoli possa riprendere – ammette Marotta – perché abbiamo preso Hernanes”.
Con Hernanes e Lemina la Juve ha rinnovato le proprie ambizioni: la stagione non è iniziata nel migliore dei modi con due sconfitte in campionato seguire alla Supercoppa Italiana vinta a Shanghai contro la Lazio. Fare meglio dello scorso anno, sottolinea Beppe Marotta sarebbe praticamente un’impresa:
“Siamo all’inizio del campionato e la classifica non fa testo. Ritrovare la vittoria contro il Chievo è fondamentale per iniziare la rincorsa. Pensiamo ancora allo scudetto e non giochiamo il campionato solo per partecipare. I no per Hamsik, Pjanic, Draxler e Goetze? Sul mercato cerchiamo sempre i migliori. Non siamo riusciti a prenderli tutti, ma abbiamo comunque un grande gruppo che lo scorso anno ha vinto tutto eccetto la Champions. Per fare meglio rispetto al 2014-15 ce ne vuole. Siamo una società forte – continua – , abituata a vincere ma anche a soffrire. Faremo così anche quest’anno”.
Tra le considerazioni di Marotta, non manca una stoccata al Milan e alla valutazione di 500 milioni di euro del 48% delle quote azionarie:
“La Juve è stata valutata un terzo del Milan? Dipende da chi fa la stima… Il nostro palmares è ricco negli ultimi anni e certe valutazioni non ci interessano. Il girone di Champions? La differenza tra la campionato e la Champions è la lunghezza del calendario. In Europa – conclude – non si può sbagliare”.
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