Tuttosport cerca fare chiarezza sulla vicenda Karamoh, rapportandola anche con il caso Lukaku in Juve-Inter.
Il giudice sportivo non ha preso alcun provvedimento contro la curva della Lazio dopo i “buh” razzisti rivolti a Karamoh e Singo durante la partita vinta dal Torino sabato scorso all’Olimpico di Roma. Il caso preso nel suo complesso fa venire a galla, per l’ennesima volta, i paradossi della giustizia sportiva. La lotta al razzismo e i provvedimenti applicati per educare i tifosi non dipendono da quello che avviene effettivamente in uno stadio ma dalle percezione di tre o quatto uomini – a seconda dell’importanza della partita – che vengono inviati sui campi dalla Procura Federale. Se loro non sentono e non scrivono, il coro razzista o l’ululato non può essere giudicato.
È stato direttamente il presidente federale Gravina a concedere la grazia a Lukaku, espulso in seguito alla sua reazione in campo dopo gli insulti ricevuti. E per Karamoh e Singo non ci può essere giustizia Dipenderà dalla Procura Federale, che potrebbe comunque aprire un’indagine sui fatti avvenuti sabato scorso all’Olimpico, acquisendo intanto la prova video pubblicata dal calciatore granata. Fino a ieri sera non risultava un provvedimento aperto, ma c’è tempo per farlo.
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