Klose: “Non giocare è dura, ma a gennaio non mi muovo dalla Lazio”

Miroslav Klose non è del tutto soddisfatto delle scelte di Stefano Pioli in questa stagione. L’attaccante tedesco si serve ancora una volta dei media tedeschi per esprimere i suoi dubbi, forse perché a suo agio con la lingua. Un mese fa si sfogò alla Bild per le continue esclusioni dall’undici titolare biancoceleste (al suo posto Pioli preferisce spesso schierare Djordjevic) e non scartava l’ipotesi di un addio alla Lazio nel mese di gennaio. In questi giorni Kaiserslautern e Borussia Dortmund hanno chiesto informazioni sul Campione del Mondo, la prima per un ruolo da allenatore nella prossima stagione, la seconda per rinforzare l’attacco e per risollevarsi dalle sabbie mobili della zona retrocessione in Bundesliga.

Oggi Miroslav Klose ha rilasciato un’intervista alla “Welt am Sonntag”. Il succo del contenuto non cambia, l’ex del Bayern Monaco sottolinea che si aspetterebbe maggior considerazione da Stefano Pioli:

“Gioco sempre pochi minuti e non posso dire di essere soddisfatto. Quando ho rinnovato con la Lazio era perché’ volevo giocare e perché pensavo di poter aiutare la squadra. Mi manca il ritmo e del resto, per trovare la condizione migliore, avrei bisogno di giocare due-tre partite di fila”.

Klose stavolta non prende in considerazione di lasciare la Lazio a gennaio. La squadra occupa il terzo posto in classifica ed è un dato che induce Klose a vivere il momento con più serenità:

“Escludo assolutamente una partenza in questa sessione, ho parlato con l’allenatore e sa cosa voglio. Comunque la vivo in maniera rilassata. Starei male se stessimo lottando per non retrocedere, ma non è decisamente il caso”.

L’attaccate nato in Polonia non ha ancora deciso cosa fare quando smetterà di essere un calciatore professionista, ma la prima opzione contemplata è il corso per diventare allenatore:

“Adesso comincia il periodo in cui devo riflettere. Ancora non ho preso alcuna decisione ma penso che frequenterò il corso per il patentino da allenatore, ma è tutto aperto”.

Poi torna sulla decisione di lasciare la nazionale tedesca dopo aver vinto il Mondiale:

“Ero in vacanza in Sardegna e sono andato a pescare. Ero da solo, ho pensato a me stesso e ho capito che era il momento di smettere. Mi è venuto in mente che con la Germania avevo giocato 137 partite, uno più tre più sette fa 11, il mio numero. L’ideale per fermarsi. Mario Gomez? Tornerà a essere Mario Gomez”.

Klose spera che Neuer vinca il pallone d’oro:

“Spero che ce la faccia. Se lo merita perché ha giocato un anno pazzesco. E’ fantastico come uomo e come calciatore. E’ un grande portiere e a volte agisce come un giocatore di movimento, veramente eccezionale”.

In un’intervista rilasciata a Sky Sport il centrocampista biancoceleste Marco Parolo parla anche della situazione legata a Klose:

“De Vrij mi ha impressionato come uomo, come modo di porsi in campo, con una mentalità che mi piace tantissimo. Si vede che vuole migliorarsi. Un potenziale che sta esplodendo è invece quello di Felipe Anderson, deve capire che può essere devastante, che se vuole può fare un gol o un assist in ogni partita. Può dare tanto alla squadra e fare la differenza. Klose? Non lo vedo depresso, è una persona che vuole andare sempre in campo, giocare, mettersi in discussione. Anche in allenamento ha sempre voglia di fare gol e quando avrà spazio farà la differenza”.

antonio

Semplicemente uno che scrive... Giornalista sportivo con la passione per la letteratura e un'altra, smodata, per la musica (in particolare new wave, post punk, goth-rock e psych-rock ). Venera il mare grazie al sangue isolano di sua madre che scorre nelle vene, nonostante una vita trascorsa tra palazzi e cemento...

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