La finale di Coppa Italia tra Roma e Lazio sarà arbitrata da Orsato

Sarà Daniele Orsato l’arbitro dell’attesissima finale di Coppa Italia tra Roma e Lazio che si disputerà domenica, con inizio alle ore 18.00. Gli assistenti di linea saranno Di Liberatore e Tonolini, il quarto uomo Mazzoleni. Arbitri di porta Damato e Banti. Erano già filtrate indiscrezioni da parecchi giorni, che si sono rivelate azzeccate, sulla nomina di Orsato. Tre precedenti per Orsato in questo campionato con la Lazio: lo 0-0 a Torino contro la Juventus, la vittoria casalinga con il Cagliari per 2-1 e il pareggio per 1-1 con il Napoli. Due i precedenti con la Roma: la vittoria a Genova contro i rossoblu per 2-4 e il pareggio di 1-1 in casa con l’Inter.

Le romane hanno entrambe precedenti favorevoli con Orsato in quanto non hanno mai perso. Intanto due delegazioni di Roma e Lazio sono appena giunte al Quirinale dove saranno ricevute dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, per un incontro che precede la finale. All’incontro parteciperà anche il presidente del Coni Giovanni Malagò. Per la Roma sono presenti il presidente James Pallotta, l’ad Claudio Fenucci, Daniele De Rossi e il tecnico Aurelio Andreazzoli; per la Lazio il presidente Claudio Lotito e l’attaccante Louis Saha. Presenti anche il vice presidente vicario della figc Carlo Tavecchio, il dg della Lega di serie A Marco Brunelli e il direttore marketing Fabio Santoro, e il vice presidente del Coni Giorgio Scarso.

Giovanni Malagò ha lanciato l’ennesimo messaggio di distensione a poche ore dal derby e ha ammesso di essere emozionato per l’incontro con Napolitano:

“Provo orgoglio ed emozione per questo mio primo incontro da presidente del Coni. I nostri mondi si incontrano spesso in occasioni di grandi eventi e c’è grande sintonia. Questa è una occasione particolare è la prima volta che la finale di Coppa Italia è un derby. L’auspicio è che ci siano dialogo, condivisione e rispetto. Roma è invidiata in tutto il mondo per la sua storia. Dimostriamo di essere all’altezza con una lezione di civiltà”.