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La furia di Del Piero e la delusione: il commento dopo l’umiliazione della Juventus

Alessandro Del Piero analizza le sconfitte della Juventus contro Atalanta e Fiorentina, sottolineando la necessità di una forte reazione.

Nel calcio, le sconfitte non sono solo numeri sul tabellino, ma spesso rappresentano momenti di svolta per una squadra, Del Piero ne sa qualcosa. Se gestite nel modo giusto, possono diventare il motore di una reazione necessaria. Tuttavia, quando una squadra come la Juventus subisce due battute d’arresto consecutive, senza mostrare segni di ripresa, il problema diventa più profondo. È quello che sta accadendo ai bianconeri, usciti sconfitti per 4-0 contro l’Atalanta e per 3-0 contro la Fiorentina, due partite in cui non solo sono mancati i risultati, ma soprattutto l’atteggiamento e l’identità di gioco.

Un crollo preoccupante

La sfida contro l’Atalanta ha messo in evidenza difficoltà già note: la squadra di Gasperini, con il suo gioco ad alta intensità, ha travolto la Juventus, che non è mai riuscita a imporsi né a reagire ai momenti difficili della partita. Tuttavia, se quella contro i bergamaschi poteva essere considerata una serata negativa isolata, il crollo successivo contro la Fiorentina ha confermato che il problema è ben più grave. Subire sette gol in due partite senza segnarne alcuno non è solo un dato statistico allarmante, ma un segnale chiaro di una squadra in crisi.

Le parole di Del Piero e l’invito alla reazione

A prendere posizione su questo momento complicato è stato Alessandro Del Piero, che dagli studi di Sky Sport ha espresso la sua preoccupazione per la situazione bianconera:

“Mentre l’Atalanta ha un modo di giocare ed è quello, e se diminuisce l’intensità rischia di più, la Juve ne ha un altro, il Milan ha degli strappi ma meno continuità, l’Inter è un insieme di tutto questo”.

Parole che sottolineano come la Juventus, a differenza delle sue rivali, sembri priva di una chiara identità di gioco. Ma il punto più preoccupante, secondo l’ex capitano bianconero, è la totale assenza di reazione della squadra:

“Quando non vedi reazione da parte della squadra è un grosso problema, al di là che si parli di Juve o di altre squadre. Io ho parlato di questo, non c’è stata reazione tra le due partite con Atalanta e Fiorentina, e non c’è stata reazione all’interno delle due partite”.

Del Piero ha poi allargato il discorso a una questione più ampia, sottolineando come in un momento così delicato la Juventus avrebbe dovuto approfittare della crisi delle altre squadre in lotta per il quarto posto:

“Se arrivi da un anno particolarissimo come questo, dove comunque c’è stata fiducia nei confronti della nuova gestione, con indicazioni molto precise su cessioni e acquisti, e arrivi al momento decisivo uscendo in malo modo in Champions e in Coppa Italia, ti presenti e fai due partite così quando hai la possibilità di arrivare al quarto posto. La Lazio ha impegni e una rosa ridotta, il Bologna è molto attardato, il Milan si è suicidato e ha perso contro chiunque: potevi prendere vantaggio e stare con chiunque”.

Una crisi da affrontare subito

Infine, il messaggio più chiaro: serve una svolta immediata, da parte di tutti.

“Una reazione serve da tutto l’ambiente, dalla società, dalla dirigenza: serve una presa di posizione forte. Lo dico per come vedo io il calcio, poi si possono avere altre idee. Ma la Juve deve andare in Champions”.

Le parole di Del Piero sono un chiaro segnale di allarme: non si tratta solo di una questione tecnica, ma anche mentale e gestionale. La Juventus è a un bivio e ha bisogno di una svolta immediata per evitare di compromettere l’accesso alla prossima Champions League. Tocca ora alla squadra e alla società rispondere sul campo, dimostrando di essere ancora all’altezza del nome che portano.

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