Il nuovo corso della Juventus, improntato alla sostenibilità, risparmia anche sulle massime cariche sociali. Come emerge dalla relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti, si è deciso di ridurre i compensi fissi del presidente e dell’a.d., rispettivamente a 400mila e 800mila (più 40mila come consiglieri).
Nel 2022-23, Ferrero e Scanavino, entrati in carica il 18 gennaio, hanno percepito 180mila e 360mila euro. Nel 2021- 22, il compenso per il presidente era stato stabilito in 700mila euro, anche se Andrea Agnelli aveva rinunciato a parte del dovuto incassando, alla fine, uno stipendio di 450 mila euro. Compensi fissi di 467mila per il vice Pavel Nedved e di 1,083 milioni per l’a.d. Maurizio Arrivabene. Lo riporta stamani La Gazzetta dello Sport.
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