Ivan Provedel, portiere della Lazio, ha parlato ricordando il gol messo a segno di testa in Champions contro l’Atletico Madrid. Ecco le sue dichiarazioni.
LE PAROLE – «Un ragazzo che sogna di fare il portiere a certi livelli non sognerà, o comunque non è pensieri ricorrente quello di segnare un gol. La partita era finita, vedevo i gesti dalla panchina. Sono salito, vedo il cross che è partito passo e ho pensato: ‘devo correre e tornare indietro’. Poi è tornata la palla a Cataldi che è stato lucido a passarla a Luis Alberto che si è smarcato fuori area.
Lì ho pensato al fatto che lui cerca il secondo palo per un assist, per un gol o per un tiro-cross e io mi sono buttato. C’è stata tanta confusione, ho iniziato a correre e abbiamo iniziato tutti a esultare. La cosa più bella è stata vederli felici per quello che eravamo riusciti a fare. La prima partita del girone segna un po’ la via di quella che sarà la rotta verso la qualificazione o meno. Era più quello che mi premeva dentro, quella gioia che è esplosa».
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