Lazio-Udinese 0-1 | Telecronaca di De Angelis, radiocronaca Rai, interviste e statistiche – Video

La Lazio esce con le ossa rotte anche dalla partita casalinga contro l’Udinese. Tre punti in quattro partite, tutti conquistati contro la matricola Cesena: un dato che comincia seriamente a pesare su Stefano Pioli, una partenza inimmaginabile a fine agosto. Davanti ad una formazione ordinata e nulla più i biancocelesti hanno prodotto molto possesso palla sterile (nelle prime quattro giornate la Lazio ha sempre stravinto questo inutile confronto con le avversarie) e calci d’angolo a iosa, come nelle giornate precedenti. Ma di pericoli seri alla porta di Karnezis neanche l’ombra. Se a Genova la scusante della sfortuna e le palle gol create hanno mitigato i giudizi negativi, contro l’Udinese non c’è alibi che tenga. Neanche le assenze e gli infortuni, fattori che fanno parte del gioco e che riguardano tutte le squadre.

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Numeri e curiosità – La Lazio è diventata una delle squadre più battute dall’Udinese in Serie A (23 volte). Nelle ultime otto sfide di campionato tra Lazio e Udinese tre vittorie per i laziali, quattro per l’Udinese e un pareggio. Nell’arco delle ultime 16 sfide contro la Lazio, l’Udinese ha mancato l’appuntamento con il gol una sola volta. I biancocelesti erano imbattuti in casa contro i friulani da cinque partite di Serie A (4V, 1N), periodo in cui avevano segnato in media 2.6 gol a partita. L’Udinese non vinceva lontano dal Friuli da otto turni tra il campionato in corso e lo scorso (3N, 5P). A secco stavolta Antonio Di Natale che ha segnato 13 reti in 21 presenze di Serie A contro la Lazio (a nessuna squadra ha segnato di più).

Lazio-Udinese 0-1 (26′ Thereau) | Foto

[blogo-gallery id=”636287″ photo=”1-10″ layout=”slider”]Le parole di Pioli a fine partita:

“C’è stato un passo indietro, non è stata la prestazione che mi aspettavo: poca intensità, poco ritmo, bisognava interpretare diversamente questa gara. Le responsabilità sono tutte nostre, l’Udinese ha creato poco. In occasione del gol, ci siamo fatti sorprendere in una situazione di superiorità numerica. C’è stata la reazione, ma con poca lucidità. A differenza delle prime tre gare, siamo stati troppo lenti con l’Udinese, abbiamo dato punti di riferimento. Nel secondo tempo ho cercato di sfruttare le fasce per innescare i nostri attaccanti centrali, ma se la manovra è lenta non si riesce ad essere incisivi. Dovevamo metterci qualcosa in più. Non sono soddisfatto della prestazione, della classifica, di come abbiamo interpretato la gara: ci voleva più determinazione. Lotito? Anche il presidente era deluso dalla prestazione, come lo siamo tutti: non abbiamo giocato secondo le nostre potenzialità”.

La soddisfazione di Stramaccioni:

“Abbiamo avuto un cambio di mentalità. Il secondo tempo di Torino ci ha dato la scossa. Ci siamo difesi senza correre particolari rischi contro un avversario forte come la Lazio. Thereau, Muriel ma anche Piris hanno fatto un’ottima prestazione soprattutto Piris che aveva di fronte un cliente scomodo come Candreva, l’uomo più in forma della Lazio. Ora godiamoci il successo ma da domani si pensa al Parma. Thereau? Lo cercavamo da tempo, è un giocatore che non dà punti di riferimento. Aver limitato una squadra come la Lazio in un ambiente così caldo è un segnale importante. Contento per aver battuto la Lazio? Sì perché qui ho sempre perso. L’Olimpico è lo stadio in cui sono cresciuto, ho molti amici a Roma, anche laziali, ma al di là di tutto ora penso solo all’Udinese”.

antonio

Semplicemente uno che scrive... Giornalista sportivo con la passione per la letteratura e un'altra, smodata, per la musica (in particolare new wave, post punk, goth-rock e psych-rock ). Venera il mare grazie al sangue isolano di sua madre che scorre nelle vene, nonostante una vita trascorsa tra palazzi e cemento...

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