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Luis Suarez vuota il sacco: “La Juventus era interessata a me e io volevo andarci, ma…”

Juventus, mercato tra sogni e rimpianti: da Suarez a nuovi obiettivi. La storia bianconera è un mix di colpi di genio e affari sfumati, come l’uruguaiano. Ora, la dirigenza punta a un grande acquisto, sperando di evitare un altro “no”.

Il calciomercato juventino è una galleria di trionfi e rimpianti, un alternarsi di firme prestigiose e sogni svaniti sul più bello. Tra i capitoli più affascinanti ci sono i trasferimenti mai conclusi, quei nomi che hanno fatto battere il cuore ai tifosi senza mai varcare i cancelli di Vinovo. Uno su tutti: Luis Suarez, l’attaccante uruguaiano che nell’estate del 2012 sembrava destinato a diventare il nuovo gioiello della Juventus di Antonio Conte. Dopo lo scudetto ritrovato, i bianconeri cercavano un bomber di razza, e Suarez, reduce da exploit con Ajax e Liverpool, incarnava il profilo perfetto. La trattativa, però, non decollò, e solo anni dopo il “Pistolero” ha svelato i retroscena di quell’occasione sfumata. In questi giorni, la Juventus sta lavorando ad un colpo scongiurando ad un’ulteriore trattativa saltata.

Suarez si confessa: “Volevo Torino, ma Rodgers disse no”


A squarciare il velo su quel mancato approdo è stato lo stesso Suarez, che in un’intervista allo streamer Davoo Xeneize ha ripercorso quei giorni frenetici del 2012. “Ero attratto dalla Juventus, volevo andarci”, ha ammesso con candore. “Ma Brendan Rodgers, il mio allenatore al Liverpool, mi fermò”. Il tecnico dei Reds, deciso a costruire la squadra attorno al talento dell’uruguaiano, lo convinse a restare con parole e promesse. Per Suarez, allora stella emergente della Premier League, l’idea di misurarsi in Serie A con la maglia bianconera era un richiamo forte, ma la determinazione di Rodgers ebbe la meglio, riscrivendo il suo futuro lontano da Torino.

Da Gerrard al Barcellona: il destino oltre la Juve

La sliding door del 2012 non fu l’unico bivio nella carriera di Suarez. Nel 2013, l’Arsenal bussò alla sua porta con un’offerta allettante: “Giocavano la Champions e mettevano sul piatto tanti soldi”, ha ricordato. Ancora una volta, però, scelse di non muoversi, stavolta per il consiglio di una leggenda come Steven Gerrard. “Mi disse: ‘Aspetta, i top club arriveranno’”. E così fu: nel 2014 il Barcellona lo chiamò, aprendo un’era di successi indimenticabili. Per la Juventus e i suoi tifosi, quel flirt del 2012 resta un ricordo agrodolce, un “quasi” che alimenta ancora oggi dibattiti e nostalgie.



Redazione F

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