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Maradona su Napoli e giustizia: “La Juve non è più forte, per me voglio solo giustizia”

La tanto attesa conferenza stampa di Diego Armando Maradona è stato un vero evento, nel corso di circa un’ora il fuoriclasse argentino ha risposto alle tante domande che gli sono state poste, l’argomento principale è stato ovviamente quello che riguarda l’ormai famosa querelle con il fisco italiano. Il Pibe de Oro in merito non accetta compromessi, si dichiara innocente e vuole soltanto che questa vicenda possa essere archiviata per poter così tornare ad essere libero di visitare il nostro paese che evidentemente ama ancora molto.

Come spiegato il suo legale Angelo Pisani il suo assistito si è ritrovato invischiato in questa storia per colpe non sue, come accaduto anche a Careca e Alemao, e come loro vorrebbe poter dimenticare tutto quello che è successo in questi anni e risolvere una volta per tutte il problema firmando l’atto di autotutela che sancirà la nullità dei provvedimenti fin qui emessi nei suoi confronti. Poi ha preso la parola lui e ha iniziato con una dichiarazione d’amore per la città che più di tutte lo ha amato, anche oggi il calore dei napoletani è stato incredibile.

Maradona ha fornito la sua versione dei fatti tirando i vecchi dirigenti del Napoli, a partire da Ferlaino, e si è poi augurato di poter un giorno tornare in compagnia del nipote per potergli far visitare la città che lo ha reso grande:

Volevo dire a tutti che ho l’aria di Napoli in corpo. Da tanto tempo questa voglia, ma c’è qualcuno che non me lo lascia fare. Tutti in questa vicenda, chiamasi Coppola, Franci, Ferlaino o Gallo, hanno scritto il mio contratto. E sono liberi. Io andavo solo in campo, invece, adesso quando vengo in Italia arriva la Finanza a togliermi gli orecchini. Perché devo pagare io e non loro, quando io ho dato la vita a Napoli? Io non sono una vittima perché guadagnavo tanto, ma non sapevo nulla di questioni contrattuali.

Ha poi rafforzato il concetto:

Ci metto la faccia perché non ho ammazzato nessuno. Io oggi non lavoro più, ma non sono come Ferlaino che ha più di 40 milioni di euro. Ringrazio la gente da Roma a Napoli che mi ha trattato come uno che qualche volta li ha fatti sorridere, per una giocata o magari per un gol come quello a Tacconi. Voglio tornare in Italia con mio nipote a vedere il Napoli. Voglio che lui veda cosa ha fatto il nonno e non essere ricordato come un evasore che non sono. Voglio credere che la giustizia esiste, voglio chiedere alla giustizia di poter camminare libero per l’Italia e Napoli.

C’è però stato tempo anche per parlare din un argomento che sicuramente gli sta più a cuore, il Napoli, ieri sera ha seguito la sfida con l’Udinese e si morde le mani al pensiero di non avere più la possibilità di giocare partite importanti come quella di venerdì sera contro la Juve. Sprona però la squadra di Mazzarri a credere in se stessa e a dare il suo meglio per provare fino all’ultimo a raggiungere il sogno chiamato scudetto:

Il Napoli deve vincere per riaprire il campionato: portarsi a 3 punti innervosirebbe più la Juve che il Napoli. Difficile stare davanti. Ma certo i bianconeri sono pratici, arrivano una volta vicino alla porta e segnano. Io non credo che a 12 giornate dalla fine possa essere tutto deciso. Perché dobbiamo regalare loro lo scudetto? Il Napoli deve stare lì, la Juve non è più del Napoli. È solo più pratica. Non dobbiamo mollare. Sappiamo che i bianconeri fuori casa non sono quelli di Torino. Il campionato è aperto.

Non mancano i consigli per Cavani: “Non si deve lasciare ossessionare dal record di gol ma pensare semplicemente a se stesso, mi piacerebbe giocare alle sue spalle per lanciarlo come facevo con Careca con tanti assist”. Mentre è più cauto quando gli si chiede un opinione su Lorenzo Insigne: “Può diventare un grandissimo giocatore. Fuoriclasse è una parola eccessiva”. Non nasconde infine quello che è il suo sogno proibito, sedere un giorno sulla panchina del Napoli, per ora però quel posto è occupato: “Non sono qui per la panchina, mancherei di rispetto a Mazzarri e al suo lavoro, ma per dire che sono innnocente. Dobbiamo farlo lavorare tranquillo, ha fatto un grandissimo lavoro. Mi dicono che la Roma o l’Inter cercano Mazzarri… Mi prenoto per quando lui andrà via”.

Maradona conclude la sua conferenza stampa nella Sala Masaniello salutando e ringraziando tutti i presenti, soprattutto per aver avuto la voglia di ascoltare senza pregiudizi la storia così come l’ha raccontata lui oggi. Il Pibe de Oro da a tutti appuntamento alla prossima occasione, sperando che sia finalmente da “uomo libero”, senza avere per forza gli uomini della Guardia di Finanza alle calcagna, pronti a confiscargli qualcosa.

cesare10

Ingegnere poco più che trentenne, vive in una città con l'anacronistica (cit.) passione per i cavalli. In attesa di guadagnare con i numeri si diverte con le parole. Imbratta il web da tanto tempo. Una volta aveva anche un blog di dubbio successo, ma lo ha chiuso per aprirne uno del quale non ha mai rivelato l'indirizzo, regola che non sfugge a questa biografia: forse anche per questo, ma non solo, non ha lettori. Scrive di calcio per poter comprare il pane. Nel tempo libero scatta fotografie, partecipa a cortometraggi di aspiranti registi slavi e apre tumblr collaborativi con pretese virali. Gli piace guardare le facce delle bariste ogni volta che ordina bitter con gin.

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