CAGLIARI, ITALY - FEBRUARY 10: Marco Amelia of AC Milan looks on prior to the Serie A match between Cagliari Calcio and AC Milan at Stadio Is Arenas on February 10, 2013 in Cagliari, Italy. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)
Esattamente un anno fa, era il 22 ottobre del 2013, Marco Amelia si apprestava a scendere in campo a San Siro in una partita di Champions League contro il Barcellona del Tata Martino: la gara finì 1-1 e il portiere di Frascati non demeritò subendo gol solo dal solito Leo Messi; l’anno passato l’ex estremo difensore di Livorno, Palermo e Genoa fu come è stato sempre in rossonero il secondo portiere dietro l’eterno Abbiati, eppure giocò cinque partite di campionato, l’ultima delle quali nel maggio scorso contro l’Atalanta. Cosa ne è stato poi di uno dei 22 campioni del mondo del 2006?
Dal primo luglio 2014 è rimasto svincolato, mettendosi dunque alla ricerca di una squadra che puntasse su di lui; ad agosto non c’era stato nulla con lo stesso Amelia che dichiarava a Sportitalia: “Sono in attesa di una proposta, ma i club sono in stand-by. Ho bisogno di nuovi stimoli e di tornare a giocare“. Al 10 ottobre era ancora uno svincolato di lusso:
“In questi mesi ci sono state delle offerte e delle opportunità, magari me ne aspettavo di più anche perché non si doveva pagare il cartellino e non ho mai fatto un problema di soldi. Tante offerte dall’estero, qualche discorso con club italiani, ma tutto si è chiuso con un nulla di fatto e non per un problema economico. In ogni modo sto bene a casa e faccio le mie cose, la mia è una famiglia che mi sta vicino, gestisco una società sportiva e mi diverto con i miei ragazzi. Il mio lo sto facendo. Il calcio giocato è un’altra cosa, ma se le condizioni sono queste è giusto che io stia a casa”.
La società a cui Amelia si riferisce è il Rocca Priora, come intuibile in provincia di Roma a due passi da casa, con cui ha iniziato a collaborare dal 2009 istituendo anche una scuola calcio che porta il suo nome; ne è diventato ben presto presidente onorario, mentre quest’anno che è rimasto senza squadra ha deciso di ricoprire anche il ruolo di direttore tecnico. E non solo, come ha ammesso lui stesso:
“Svolgerò il ruolo di direttore tecnico della prima squadra e quindi andrò in panchina al fianco dei ragazzi. Anzi, farò di più: ho deciso di formalizzare anche il mio tesseramento da giocatore oltre a quello da dirigente”.
La squadra si trova quintultima con 14 gol subiti, domenica prossima scontro di bassa classifica contro il Nuova Florida: chissà che Amelia, 32 primavere e quindi ancora giovane, non decida di indossare i guantoni per fermare gli attacchi avversari. Anche se la speranza è sempre quella: che il telefono squilli e qualche club professionistico di livello gli chieda di difendere la propria porta.
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