Sono passati più di undici anni da quel famoso 5 maggio 2002 quando all’Olimpico di Roma si consumava la tragedia (sportiva) collettiva del popolo interista: dal paradiso all’inferno in novanta minuti con l’allora stopper nerazzurro Marco Materazzi che proprio non ci stava. Appena dodici mesi prima aveva contribuito in maniera indiretta a far vincere lo scudetto alla Lazio ai danni della Juve (che perse nel diluvio contro il Perugia, squadra in cui militava, all’ultima giornata), proprio i biancocelesti un anno dopo facevano lo sgambetto a Materazzi e compagni consegnando di fatto il titolo agli acerrimi rivali bianconeri: da allora è sempre stata guerra aperta tra il sodalizio piemontese e il difensore campione del mondo nel 2006, coi tifosi della Vecchia Signora sempre pronti a punzecchiarlo e Materazzi ancora più pronto a usare armi lecite e meno lecite sul terreno di gioco.
A volte impopolare, spesso fazioso, negli ultimi tempi Matrix pare rinsavito: ha appeso le scarpette al chiodo da un paio di anni, vive ancora di rendita per la capocciata rifilatagli da Zidane nella finale mondiale (nel senso che spesso si parla e si scrive ancora di quell’episodio nonostante siano passati 7 anni) e sciorina opinioni sul campionato. Quando alla Gazzetta dello Sport quando a Sky, è un Materazzi che cerca di essere sempre obiettivo, come quando ieri ha detto la sua sulla Juve tris griffata Antonio Conte:
“La Juve in questo momento è la squadra più forte. I bianconeri sono più forti non tanto per le individualità, quanto perché sono riusciti a creare una struttura importante partendo da zero. Stadio, museo, società, allenatore: sono tutte cose che dovrebbero costruire tutti i club italiani. Io ho avuto delle polemiche con Conte in passato ma ammetto la sua bravura. Attualmente è l’allenatore più bravo che c’è in Italia. I motivi sono semplici: è seguito dai giocatori, è seguito dalla società, riesce a imporre il proprio carisma e la propria determinazione e poi riesce a trasmettere la juventinità in tutti quelli che ci sono e che stanno arrivando ultimamente alla Juve. Quindi faccio i miei complimenti a Conte”.
Complimenti sinceri o storica gufata? Propendiamo per la prima ipotesi anche perché, in tutta sincerità, ciò che ha detto Materazzi corrisponde al vero. Checché ne dicono i detrattori della Juve.
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