Solo nella giornata di ieri, 28 agosto, il Parma dell’attivissimo duo Ghirardi, presidente, e Leonardi, direttore sportivo, ha ufficializzato 18 operazioni tra acquisti e prestiti, un guazzabuglio di trattative, cessioni e partenrship che ha mosso decine, per non dire centinaia, di calciatori solo in questa sessione di mercato. A ben vedere anche gli anni passati il club emiliano ha operato con queste modalità: vagonate di atleti sono passati da Collecchio e poi ricollocati altrove, in primis alle società affiliate che rispondo al nome di Nova Gorica (6 giocatori prestati) e Gubbio (ben 14!), ma anche a club di serie minori, dal Fondi all’Arzanese, dal Bellaria alla Paganese, un tourbillon di firme, contratti e nomi che fanno venire il mal di testa ai tifosi ducali, ormai rassegnati a non portare più il conto.
Nessuno in Europa ha mosso tanto le acque in chiave mercato come il Parma che in due mesi ha ratificato 150 innesti e 120 cessioni, controllando a oggi quasi 300 calciatori, un sistema non casuale che punta sulla quantità più che sulla qualità come ha spiegato Pietro Leonardi:
“Lavoriamo molto sulla quantità e se anche riusciamo ad avere una percentuale di successo del 30 o 40 per cento su quanti ne acquistiamo, è un trionfo”.
Si punta sugli svincolati all’estero, su giovanotti che si sono affacciati da poco nelle serie minori italiani o su vecchi squali a caccia di un contratto, stazione di snodo Parma da cui poi si riprende il viaggio per ogni angolo d’Italia. Quasi una necessità per il sodalizio gialloblu visti i pochi soldi a disposizione e le tante idee, abbastanza per chiudere – fino ad ora perché non è ancora finita – il mercato con un attivo di 11 milioni. Anche Matteo Pinci de La Repubblica, che ha riportato la notizia e ha cercato di fare due conti, ci raccapezza poco eppure chi segue quotidianamente il calciomercato una vaga idea se l’era fatta: sui siti specializzati ogni giorno spuntano ufficialità legate al Parma. E nel mare magnum di così tanti affari rischiano di passare inosservati di Kone, Mendes e Antonis: dovrebbero servire a Donadoni, ma a questo punto non ci sorprenderemmo se li dovessimo vedere indossare la maglia del Gubbio.
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