La Gazzetta dello Sport ha intervistato Marco Materazzi che ha detto la sua sulla grande stagione che sta facendo l’Inter. “Ero sicuro dall’inizio: troppa qualità e convinzione dopo Istanbul, una netta superiorità. Toccando ferro, per la seconda stella la strada è tracciata, mentre per la Champions è tutto più complicato e imprevedibile. Ma l’Inter è diventata una macchina, può provarci con chiunque senza paura. I giocatori e Inzaghi hanno trovato la chiave, e il bello è che l’hanno trovata… insieme“.
“Nel senso che sono diventati una famiglia, come eravamo e siamo ancora noi del Triplete: anche ora in Georgia il tempo per noi non sembrava essere passato. Pure nell’Inter di adesso tutti sono felici per il gol di un singolo, come quando si è sbloccato Arnautovic e la panchina è saltata: non era scontato, era sincero. Da queste cose si capisce che tutto funziona“.
“Da noi era un bambino con cui scherzavamo per farlo crescere. Ora è un uomo e un grande giocatore che non ha nulla da dimostrare. Quando l’ho visto d’estate gli ho detto solo ‘stai tranquillo’ e lui mi ha sorriso. Gli infortuni lo hanno frenato, ma non entra mai con il broncio, anzi ha l’atteggiamento giusto. Certo, davanti ha due mostri, però ha capito il ruolo e ora arriva la ‘sua’ partita contro il Bologna“.
L’articolo Materazzi: “Per la seconda stella la strada è tracciata, c’è una similitudine con la squadra del Triplete” proviene da Notizie Inter.
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