In ambito calcistico, la gestione economica è una leva fondamentale per il successo di un club. Uno sguardo dettagliato agli ingaggi dei giocatori offre una visione chiara della strategia finanziaria di una squadra, nonché delle sue ambizioni sportive. Il caso del Milan per la stagione 2024-25 diventa emblematico in questo senso, con una struttura salariale che riflette sia le politiche di investimento sia le aspettative future. Sotto la lente d’ingrandimento finiscono gli stipendi netti, le cifre lordes e le scadenze contrattuali dei giocatori rossoneri, rivelando una panoramica complessa e sfaccettata della situazione finanziaria del club.
Il Milan naviga in acque finanziariamente impegnative, con Rafael Leao che si conferma il faro del progetto rossonero, beneficiando di uno stipendio netto annuo di 5 milioni di euro, corrispondenti a 6,55 milioni lordi, con un contratto blindato fino al 2028. Seguono a ruota Alvaro Morata e Tammy Abraham entrambi con uno stipendio netto di 4,5 milioni di euro ma con differenze sostanziali in termini di carico fiscale lordo, evidenziando l’importanza degli sgravi fiscali come quelli previsti dal Decreto Crescita per alcuni calciatori.
I contratti dei giocatori del Milan presentano una gamma variegata sia in termini economici sia di durata, delineando una strategia di lungo periodo del club. Elementi come Ismaël Bennacer, Christian Pulisic e Samuel Chukwueze confermano il loro ruolo chiave nella rosa con ingaggi netti annui di 4 milioni di euro. Allo stesso tempo, l’impegno del club si riflette nelle scelte di blindare giocatori fino a date come il 2028, assicurando una base solida su cui costruire il futuro.
Il totale degli stipendi netti sfiora i 70 milioni di euro, con un incremento significativo rispetto alla stagione precedente. Tale aumento, quantificato in un +14,6%, rivela la volontà del Milan di consolidare la propria posizione nel calcio italiano ed europeo attraverso investimenti mirati sia sul mercato dei trasferimenti sia nella gestione degli attuali talenti in rosa.
La strategia del Milan, così come emerge dalle politiche di stipendi e di rinnovo contrattuali, svela un disegno ambizioso. La gestione salariale, oltre a riflettere le reali capacità economiche del club, dimostra un attento bilanciamento tra esigenze sportive e sostenibilità finanziaria. La sfida sarà quella di tradurre queste scelte in successi sul campo, corroborando l’investimento fatto su giocatori chiave e giovani talenti con la conquista di trofei che possano rendere ancora più solido il bilancio rossonero.
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