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Milan, la moglie di Pazzini sbotta: “Non c’è meritocrazia”

Giampaolo Pazzini, 30 anni, sembra essere letteralmente un fantasma al Milan. Fin qui ha collezionato solo quattro spezzoni di gara per un totale di 51 minuti giocati: l’affollamento del reparto avanzato e le pressioni del presidente Silvio Berlusconi, che preferisce altri elementi della rosa – Torres su tutti – hanno via via posto Pazzini ai margini della squadra di Inzaghi. Una situazione che all’ex attaccante di Atalanta, Fiorentina, Sampdoria e Inter, non andrebbe più giù: in vista della sessione invernale del calciomercato si parla di possibile cessione, ma intanto il malcontento è venuto fuori tramite i social network.

A sfogarsi è stata la moglie di Pazzini, Silvia Slitti, che su Instagram ha pubblicato un lungo post indirizzato, senza peli sulla lingua, al tecnico Filippo Inzaghi, che non sceglierebbe i calciatori da mandare in campo secondo il principio della meritocrazia.

“Supponiamo che ci vengano date 9 possibilità per far colpo su una persona, o per ottenere un lavoro o per dimostrare ciò di cui siamo capaci – esordisce Lady Pazzini nel messaggio poi cancellato da Instagram – E che ogni volta dopo 3.8 minuti di media ci venga detto – basta così! – Ecco, io mi chiedo chi può dire se quella persona è brava o no? “.

Giampaolo Pazzini, che da quanto è al Milan ha comunque dato il suo contributo ogniqualvolta è stato chiamato in causa, è sceso in campo per 12 minuti ieri contro il Cagliari, 19’ contro il Cesena, 7’ contro la Juve e 9’ contro l’Empoli, per un totale di 51’. Meno di lui, stando alle statistiche relative alle prime nove gare ufficiali della stagione, ha giocato solo il francesino Niang. Una situazione davvero pesante per un ex nazionale, che con la cessione di Balotelli sperava che il club puntasse su di lui. All’addio di ‘Supermario’, sono seguiti gli acquisti di Menez, Torres e Bonaventura, centrocampista spesso schierato da attaccante.

Considerata anche l’esplosione di Honda e il ritorno alla forma di El Shaarawy, hanno così chiuso i cancelli del campo per Pazzini, che comunque fin qui non ha mai fatto pubblicamente polemica, aspettando con pazienza il proprio momento. La moglie non lo nomina mai nel post di Instagram, ma il responsabile del mancato impiego del marito, sarebbe il tecnico Inzaghi. “Provo dispiacere nel pensare che in Italia la famosa meritocrazia non sempre esiste”, conclude Silvia Slitti prima di cancellare la pubblicazione dal proprio profilo.

Mirko Nicolino

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