Carlo Nesti, giornalista, ha parlato della sfida persa dall’Argentina contro l’Arabia Saudita.
PAROLE – «L’Arabia Saudita è il secondo Stato al mondo per riserve di petrolio, dopo il Venezuela. Per una volta, l’oro nero del paese è rappresentato da un manipolo di ragazzi, che sono riusciti nel miracolo di battere l’Argentina (36 risultati utili). Lo hanno fatto con lo stoicismo di una crociata, impavidi e intrepidi. Il furore dell’impresa è espresso dalla superiorità agonistica e atletica, senza risparmiare botte da orbi, che avrebbero legittimato almeno un cartellino rosso, invece di 6 gialli. Il gioiello è costituito da un secondo gol, tanto bello da far invidia a Messi: l’esecuzione a giro di Saleh Al Shehri. Troppo molle l’Argentina, imprevedibilmente senza “garra”, per far valere la caratura tecnica. Non sono bastate le reti annullate a raffica, e gli assist di Di Maria, per forzare le tante serrature, davanti alla porta saudita. Una lezione di feroce umiltà, che nessuno si aspettava».
L’articolo Nesti: «Argentina Una lezione di feroce umiltà, che nessuno si aspettava» proviene da Calcio News 24.
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