Andrè Onana ha parlato al The Independent della sua stagione con il Manchester United.
MOMENTO DIFFICILE – «So il portiere che sono. Mi ci sono voluti sei o sette mesi solo per sentirmi bene. È stato un momento difficile per me. Adesso mi sento un po’ meglio perché era tutto nuovo, era difficile per me sentirmi a casa per tanti motivi, in un paese nuovo».
L’INTER E LA FINALE DI CHAMPIONS – «Giocare la finale di Champions League con l’Inter e venire eliminato ai gironi dopo pochi mesi, per me è stata una grande lezione. Ora penso di avere tutto sulle spalle, imparalo e vai avanti, cerca di essere felice. Questa è la cosa più importante. Penso di aver avuto una svolta, ma non in campo perché, come ho detto, era più un fattore mentale. Certo, la scorsa stagione mi sono trasferito da Amsterdam a Milano, ma l’adattamento è stato abbastanza semplice. Ma mi ci sono voluti sette, otto mesi qui. Era solo il momento di imparare e di giocare partita dopo partita. I miei compagni di squadra mi hanno sempre ricordato chi sono, il portiere che sono e perché sono venuto in questo club».
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