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Opti Poba diventa una squadra di calcio: vi giocheranno i rifugiati politici

La gaffe del presidente federale, Carlo Tavecchio, diventa una squadra di calcio. A pochi giorni dalla sentenza dell’Uefa che ha squalificato il numero uno della Figc per sei mesi in seguito alla frase razzista pronunciata in estate, c’è chi ha pensato di sfruttare l’onda mediatica per realizzare un’iniziativa che renda ulteriormente gradevole la permanenza in Italia dei rifugiati politici accolti in una regione particolare del Sud Italia: la Basilicata. “Opti Poba è venuto qua, che prima mangiava le banane, adesso gioca titolare nella Lazio e va bene così”, ebbe a dire Tavecchio presentando la sua candidatura alla carica di presidente Figc. Una dichiarazione che ci mise in imbarazzo di fronte al Mondo intero e che presto ha ispirato anche un videogame per smartphone e tablet.

Dopo l’app, realizzata principalmente per sorriderci su, qualcuno ha pensato invece di dare vita ad un’iniziativa seria: la società di calcio ASD Optì Poba, iscritta al campionato dilettantistico lucano e composta dai rifugiati politici ospitati da quelle parti. L’obiettivo dichiarato è quello di dare un forte segnale contro il razzismo e favorire l’integrazione. A spiegare come e perché sia nato questo progetto, è lo stesso presidente Francesco Giuzio:

“Il progetto ASD Optì Poba non nasce per caso – spiega il presidente Francesco Giuzio – , ma dalla volontà di un gruppo di giovani appassionati di calcio di adoperarsi per favorire l’integrazione di migranti in un tessuto sociale, quello italiano, che spesso li ospita ma non li accoglie nel senso più vivo e vivido del termine.

Il calcio, secondo il presidente dell’ASD Optì Poba, il calcio rappresenta un “linguaggio” universale, attraverso il quale tutte le differenze vengono messe da parte. Il progetto della società lucana è stato ovviamente accolto con favore e grande collaborazione da parte dell’AIAC e della FIGC Lucana. Seppur non lo dicano espressamente, i promotori, oltre voler inaugurare un nuovo modo di “fare integrazione”, mirano ad attirare l’attenzione delle principali istituzioni politiche e sportive. E chissà che lo stesso Tavecchio, che si dice da sempre molto solidale con i progetti e le iniziative che avvengono in vari punti del continente africano, non decida di raggiungere la Basilicata per assistere ad una partita della ASd Optì Poba.

Mirko Nicolino

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