Non solo Coppa d’Africa, in questo mese si gioca in Qatar la Coppa d’Asia e ieri sono scese in campo Iran-Palestina. Al netto del risultato, un 4-1 per la squadra del romanista Azmoun (a segno) e dell’obiettivo dell’Inter Taremi, una sfida il cui significato politico è ancora più forte visto la tensione crescente in medio oriente. Ieri, prima del calcio d’inizio, le due squadre hanno osservato un minuto di raccoglimento per le vittime palestinesi nel conflitto a Gaza.
«Non è facile concentrarsi sulla partita – ha commentato il ct della nazionale palestinese, Makram Daboub -. I ragazzi controllano ogni minuto le notizie sui telefonini, in albergo, sul bus, anche durante gli allenamenti. Ma dobbiamo farcela, abbiamo una grande responsabilità. Siamo gli ambasciatori del nostro Paese, dobbiamo ricordare al mondo che la Palestina esiste. Questo torneo servirà per issare la nostra bandiera e per affermare la nostra identità». Riconosciuta solo dal 1998 dalla FIFA, si tratta della terza partecipazione alla competizione per la nazionale palestinese, conosciuta anche con il soprannome di “Leoni di Caanan“. Le prossime partite giovedì con gli Emirati Arabi e il 23 gennaio con Hong Kong.
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