
Beffa Inter, le casse piangono e stop al mercato - Calcioblog.it (screen Youtube)
Manca davvero poco all’esordio in campionato per il nuovo tecnico Cristian Chivu, eppure ad Appiano Gentile c’è un nodo che preoccupa tutti. La gestione del bilancio non è ottimale e il mercato resta impantanato.
L’Inter è ormai alle battute finali della sua sessione estiva di mercato, ma a destare preoccupazione non sono solo i pochi innesti finora messi a disposizione di Cristian Chivu, quanto piuttosto le difficoltà croniche nel piazzare alcuni giocatori considerati in esubero. Con l’esordio in campionato ormai imminente, fissato per lunedì 25 agosto a San Siro contro il Torino, il club nerazzurro continua a lavorare sottotraccia per trovare una quadra economica che consenta di completare la rosa, ma finora i risultati non sono stati convincenti, al netto dei buoni innesti di Sucic, Luis Henrique e Bonny. Le cessioni restano infatti un tallone d’Achille. Il club ha ricevuto offerte poco soddisfacenti per diversi elementi, spesso costretto a dover scegliere tra il liberarsi di un ingaggio o tenere in rosa giocatori fuori dal progetto.
Alcune trattative sembravano promettenti, come nel caso di Mehdi Taremi, ma si sono poi sgonfiate per mancanza di interesse da parte del giocatore. E altre operazioni, pur concluse, lasciano molti interrogativi sulla bontà dell’accordo raggiunto. È in questo contesto di stallo e compromessi che si inserisce l’ultima uscita ufficiale, quella di Kristjan Asllani, che lascia Milano per iniziare una nuova avventura al Torino. Un’operazione che ha fatto discutere, anche per la formula scelta dalla società.
Asllani va al Torino, prestito con riscatto: Palmeri attacca
Niente Bologna: alla fine sarà il Torino a godere delle prestazioni di Kristjan Asllani per la stagione 2025/26. Il centrocampista albanese si trasferisce alla corte di Marco Baroni con la formula del prestito oneroso da 1,5 milioni di euro, con diritto di riscatto fissato a 12 milioni e percentuale del 20% sulla futura rivendita in caso di acquisto definitivo. Un’operazione apparentemente ben strutturata, ma che ha suscitato non poche critiche, soprattutto per il valore potenziale del giocatore e la scarsa redditività immediata per le casse nerazzurre. A sollevare la polemica è stato Tancredi Palmeri, giornalista sportivo molto attivo sui social, che ha commentato così su X la notizia: “Un prestito a 1,5 milioni con riscatto a 12 è praticamente aver regalato Asllani. Certo, l’Inter non può farci niente se (incredibilmente) lui ha rifiutato il buon passaggio al Bologna, o se per Esposito non c’eran altre offerte, ma è dato di fatto che di nuovo l’Inter ci perde soldi.”

Proprio questo passaggio ha acceso ulteriormente il dibattito. La realtà è che è stato Asllani stesso a rifiutare il trasferimento al Bologna, ritenendo l’offerta d’ingaggio non adeguata alle sue aspettative. Il problema non è soltanto economico, ma anche strategico. Asllani, pur non essendo considerato un titolare, rappresentava un investimento giovane e futuribile. La decisione di non puntare su di lui, unita a un’uscita che non garantisce introiti immediati certi, mette nuovamente in luce le difficoltà del club nel massimizzare il valore dei suoi asset. Una situazione che, se non invertita, rischia di limitare ulteriormente le possibilità di Marotta e Ausilio sul fronte acquisti, obbligati a operare con grande cautela anche in chiusura di mercato.