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Paolo Cannavaro vuole riprendersi il Napoli: “Ho sei palle, sono duro a morire”

Il Napoli di Benitez ha iniziato la nuova stagione nel migliore dei modi, due vittorie su due, con un Hamsik strepitoso ormai leader assoluto dei partenopei. Eppure c’è una piccola macchia che rischia di minacciare la serenità dello spogliatoio, stiamo parlando del malcontento di Paolo Cannavaro che, partito Mazzarri, si è ritrovato a non essere più tra gli inamovibili. A dire il vero le cose stanno ancora peggio, l’ex capitano del Napoli, il guerriero di mille battaglie dalla Serie C ai campi di mezza Europa, è a tutti gli effetti una seconda scelta per il nuovo allenatore che nei primi due impegni stagionali ha deciso di farlo accomodare in panchina.

Nei giorni scorsi si era parlato anche di un suo clamoroso addio, voci di mercato lo volevano coinvolto in uno scambio con il Milan che avrebbe portato lui in Lombardia e Zaccardo in Campania. Non se n’è fatto più niente. Chiusa la stagione degli acquisti sono iniziate le voci a proposito di una sua esclusione dalla lista per la Champions League, indiscrezioni che non hanno mai trovato conferme, tant’è che alla fine Cannavaro è regolarmente tra i giocatori a disposizione di Benitez per l’Europa. Oggi però si ritorna a parlare di lui, il difensore ha infatti pubblicato una foto su Instagram con un commento molto eloquente, seppure un po’ criptico:

Per giocare nel napoli ci vogliono 2 palle enormi….io a volte ho pensato che addirittura ne avevo 4…..ora invece mi accorgo che ne ho 6 !!!!!!duro a morire nel bene e nel male!!!!!

Insomma, Cannavaro accetta la sfida e promette battaglia per tornare a essere tra i titolari, visto che al momento gli vengono preferiti Britos e Albiol. In giro per la rete ovviamente le esternazioni del giocatore sono state molto commentate, soprattutto dai tifosi napoletani, l’opinione della piazza è tutt’altro che scontata. Ci sono ovviamente molti che incoraggiano il loro beniamino a non mollare, a lottare, ricordandosi che in fondo è il capitano del Napoli è sempre lui. Ma ci sono anche quelli che la pensano diversamente e non sono pochi. Per più di un tifoso la realtà è ben diversa: il riconoscimento per quanto fatto in questi anni non è mai messo in discussione, per molti però le esclusioni di Cannavaro sono giuste, che oggi come oggi c’è gente migliore di lui per la difesa.

Ufficialmente i motivi che lo hanno portato ai “margini”, per così dire, del progetto Napoli sono squisitamente tecnici e tattici. Benitez predilige difensori dai piedi ben educati, in grado di saper impostare l’azione e non solo di difendere quando c’è da farlo e Albiol e Britos incarnano meglio questo tipo di giocatore. Per altri invece ci sarebbe anche un altro motivo, di natura diplomatica: in pratica Cannavaro si sarebbe rifiutato di cedere la fascia di capitano a Marek Hamsik, da qui la panchina con gli ambiti galloni assegnati effettivamente allo slovacco. A tal proposito un lettore de Il Mattino consiglia al difensore di seguire l’esempio di Bruscolotti che fece un passo indietro nei confronti di Maradona.

Forse sono solo chiacchiere, di sicuro però non fanno bene a nessuno, anche se la società di De Laurentiis ha fatto e farà di tutto affinché non si parli di “caso”. Cannavaro promette di mostrare gli attributi per riprendersi quello che gli è stato momentaneamente tolto, vedremo se riuscirà a convincere Benitez. Molti si chiedono se piuttosto la sua cessione non sia soltanto rimandata di qualche mese, il suo contratto scade nel 2015 e c’è da credere che farà di tutto per onorarlo, ma di fronte alla prospettiva di una stagione da rincalzo potrebbe anche decidere di cambiare aria.

cesare10

Ingegnere poco più che trentenne, vive in una città con l'anacronistica (cit.) passione per i cavalli. In attesa di guadagnare con i numeri si diverte con le parole. Imbratta il web da tanto tempo. Una volta aveva anche un blog di dubbio successo, ma lo ha chiuso per aprirne uno del quale non ha mai rivelato l'indirizzo, regola che non sfugge a questa biografia: forse anche per questo, ma non solo, non ha lettori. Scrive di calcio per poter comprare il pane. Nel tempo libero scatta fotografie, partecipa a cortometraggi di aspiranti registi slavi e apre tumblr collaborativi con pretese virali. Gli piace guardare le facce delle bariste ogni volta che ordina bitter con gin.

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