
Corsa scudetto per il napoli, incubo penalizzazione per i tifosi (Foto IG @officialsscnapoli - calcioblog.it)
Corsa scudetto tra Napoli e Inter e il rischio concreto che tutto potesse cambiare per una penalizzazione ai danni dei partenopei.
A due giornate dalla fine, il campionato si è giocato sul filo del rasoio. Il Napoli guarda tutti dall’alto, ma solo di un punto. Subito dietro, l’Inter non molla e resta incollata, pronta ad approfittare di ogni minimo passo falso.
È una corsa che si consuma metro dopo metro, una battaglia psicologica prima ancora che sportiva, dove ogni dettaglio conta. E se il campo ha detto Napoli, la scrivania, almeno fino a qualche giorno fa, rischiava di dire ben altro. Perché c’è stato un momento in cui tutto poteva cambiare, in modo clamoroso e forse irreversibile.
Penalizzazione e classifica stravolta, cosa succede
Il punto è questo: mentre la squadra di Conte cercava di difendere il vantaggio conquistato con fatica, fuori dal terreno di gioco si muovevano ombre pesanti. Al centro della questione, ancora una volta, il nome di Victor Osimhen, l’attaccante nigeriano ormai in prestito. Una figura decisiva, non solo per i gol, ma per ciò che rappresenta in termini di progetto tecnico ed economico. E proprio qui si inserisce il nodo più delicato: il sospetto di falso in bilancio legato alla sua operazione di acquisto dal Lille.
Il presidente Aurelio De Laurentiis è finito sotto la lente della Procura per presunte irregolarità nella gestione contabile dell’affare. La cessione di alcune contropartite tecniche nell’ambito dell’accordo – giocatori valutati secondo molti oltre il loro reale valore di mercato – ha acceso un faro che oggi più che mai brucia. E infatti, il rischio concreto era quello di vedere il Napoli penalizzato proprio nel momento decisivo della stagione. Una penalizzazione che, con un margine così stretto, avrebbe potuto ribaltare l’intera classifica e regalare all’Inter un sorpasso senza neanche passare dal campo.

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Il clima, per giorni, è stato tesissimo. A Napoli, ovviamente, si parla apertamente di accanimento. Il presidente ha difeso con forza le sue scelte e il valore dell’operazione, sottolineando come il bilancio della società sia sano e trasparente. Però le indagini vanno avanti, e sebbene per ora non sia arrivato alcun verdetto definitivo, il solo fatto che la possibilità di una penalizzazione fosse sul tavolo ha destabilizzato, almeno in parte, l’ambiente.
L’Inter, dal canto suo, ha osservato. Non ha alimentato polemiche, almeno ufficialmente, ma la sensazione è che a Milano si respirasse una certa attesa. In fondo, basta un punto per cambiare la storia di un campionato. E sapere che l’avversario diretto è sotto indagine, inevitabilmente, cambia le prospettive. Però la squadra di Inzaghi ha fatto il suo, senza distrazioni, tenendo alta la pressione fino all’ultimo. I nerazzurri sperano, consapevoli che a due giornate dalla fine tutto è ancora possibile.
Il Napoli che deve solo concentrarsi e difendere un vantaggio sottile come carta velina, e con un’Inter che sente odore di rimonta. Il mese di tempo a disposizione di Chiné per chiedere il riesame del caso Osimhen infatti è scaduto.