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Napoli, Benitez chiede di più alla squadra: “Contro la Fiorentina voglio maggiore cattiveria”

Dopo la traquilla vittoria casalinga con il Torino, seppur semplificata dai due rigori concessi nel primo tempo, il Napoli è chiamato ad un impegno sicuramente più probante: sulla sua strada infatti c’è la trasferta di Firenze contro la Fiorentina di Montella, un avversario ostico e con ambizioni di alta classifica. Il tempo per preparare la sfida non è stato tantissimo, ma lo stesso si può dire per i viola, per questo Rafa Benitez ancora non ha scelto la formazione che scenderà in campo domani sera, si riserva di aspettare fino all’ultimo momento per capire quali sono gli uomini più in forma e in grado di dargli maggiore affidabilità:

Domani è una gara importante come tutte le altre. Noi siamo vicini alla vetta e loro anche, per questo sarà una bella gara. La Fiorentina ha qualità, per noi sarà difficile ma contano solo i 3 punti. Per avere equilibrio dobbiamo fare bene le due fasi. Sia noi che loro facciamo tanto possesso palla, ma noi dobbiamo essere bravi anche quando non abbiamo la palla. Noi dopo ogni gara facciamo i bilanci e vediamo come arrivano i calciatori alla sfida successiva. Non ci sono delle regole, valuto e decido volta per volta ma ancora non so dire chi giocherà in attacco. In sostanza non so niente della formazione.

Ma lo spagnolo ha le idee molto chiare sulle qualità della squadra di Montella e non nega che avrà un bel da fare per riuscire a preparare la partita. Non si dice preoccupato da un uomo in generale, anche se non nega che per qualcuno ci vorrà un po’ di attenzione in più:

A Montella piace fare un gioco fatto di palleggio, ma hanno anche buone soluzioni dalle palle inattive. Per me non sarà semplice controllare tutti questi aspetti. Marcatura a uomo su Cuadrado? Noi non facciamo marcatura a uomo, ma chiaramente avremo più attenzione su certi giocatori. Sicuramente metteremo il 100% di attenzione.

Rafa Benitez, in compagnia di Antonio Conte, è uno dei due allenatori “italiani” finiti nella lista dei candidati del premio per il miglior tecnico del 2013. Per lo spagnolo ovviamente fa curriculum anche l’Europa League conquistata sulla panchina del Chelsea la scorsa stagione. Su chi dovrebbe essere il vincitore quest’anno tra i suoi colleghi lo spagnolo non ha assolutamente nessun dubbio, così come è sicuro che la scarsa presenza di calciatori di Serie A in lizza per il Pallone d’Oro, quest’anno c’è il solo Pirlo, sia un dato destinato a cambiare a partire già dal prossimo anno:

Questa lista andrebbe stilata per i meriti sul campo e quelli fuori dal campo. Per me sarà semplice scegliere Heynckes. Ha vinto e fuori dal campo è un professionista. Pirlo unico italiano in corsa per il Pallone d’Oro? Il calcio italiano è difficile, le squadre di alta classifica hanno grandi giocatori. Il prossimo anno vedrete che sarà diverso.

Domani si gioca la decima giornata di campionato, ad oggi il Napoli ha commesso solo due passi falsi, il pareggio interno con il Sassuolo e la sconfitta contro la Roma. È tempo quindi di fare i primi bilanci, che per lo spagnolo sono assolutamente positivi:

Positivo al 100%. Abbiamo fatto 7 vittorie, un pareggio e una sconfitta. In campo inoltre si vede la crescita della squadra, vedremo dove arriveremo alla fine. In Inghilterra si parla di atteggiamento, in Italia di cattiveria. Un po’ questo aspetto ci manca nel corso delle partite.

Vediamo come risponderanno i partenopei all’esame Fiorentina, un banco di prova sicuramente importante, ne sa qualcosa la Juventus che appena 10 giorni fa è uscita dal Franchi con le ossa rotte. Serve la vittoria, per non perdere il contatto con i bianconeri che sono a pari punti, ma soprattutto con la Roma di Garcia che è già volata a +5 e giovedì ha una ghiottissima occasione per centrare la sua decima vittoria di fila visto che gioca contro l’ultima in classifica, Fiorentina – Napoli è già decisiva.

cesare10

Ingegnere poco più che trentenne, vive in una città con l'anacronistica (cit.) passione per i cavalli. In attesa di guadagnare con i numeri si diverte con le parole. Imbratta il web da tanto tempo. Una volta aveva anche un blog di dubbio successo, ma lo ha chiuso per aprirne uno del quale non ha mai rivelato l'indirizzo, regola che non sfugge a questa biografia: forse anche per questo, ma non solo, non ha lettori. Scrive di calcio per poter comprare il pane. Nel tempo libero scatta fotografie, partecipa a cortometraggi di aspiranti registi slavi e apre tumblr collaborativi con pretese virali. Gli piace guardare le facce delle bariste ogni volta che ordina bitter con gin.

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