‘Si stava meglio quando si stava peggio’. Questo è quello che avrà pensato oggi qualche tifoso della Roma dopo aver sentito le parole di solidarietà da parte di Rosella Sensi nei confronto di Zdenek Zeman. L’ex presidentessa della Roma ha detto la sua nel corso del programma ‘Novanta Minuti’, in onda oggi su Rai Sport 1, sostenendo che lei non avrebbe esonerato il boemo dopo poco più di metà campionato, bensì lo avrebbe ‘protetto’ per farlo lavorare in tranquillità, nonostante il fatto che l’estate scorsa a più riprese sostenne pubblicamente la ‘candidatura’ di Vincenzo Montella, che una volta scartato firmò con la Fiorentina:

“Parlo da chi sta fuori e non conoscendo la situazione interna ma mi permetto di dare il mio parere. Per la sua storia Zeman va sempre protetto e tutelato fino in fondo. Sinceramente non lo avrei esonerato, ma non conosco la situazione interna. Avrei proseguito con Montella lo scorso anno. Non vuol dire che non avrei scelto Zeman, che ho conosciuto e stimo. Lo ritengo un ottimo allenatore, ma avrei iniziato un percorso nuovo, con i giovani e con Montella. Mio padre mi ha sempre detto che l’allenatore va sempre tutelato fino in fondo, a meno che lui non sia demotivato e non voglia andar via. Sabatini avrà avuto i suoi motivi, mi auguro. Ma in genere, come si dice sempre, i panni sporchi si lavano in casa. Di fronte alla gestione del gruppo l’allenatore va comunque sempre protetto”.

Dichiarazioni in un certo senso “romantiche” per i tifosi zemaniani più accaniti, ma che indubbiamente stridono con la storia della stessa Sensi come dirigente della Roma. La figlia di Franco, presidente dell’ultimo scudetto, per molti anni ha gestito in prima persona la società e si è ben guardata dal concedere una seconda chance al boemo, preferendogli allenatori più pragmatici, un po’ come fece anche il padre quando esonerò proprio Zeman per ingaggiare al suo posto Fabio Capello, con il quale vinse il campionato.

Rosella Sensi ha parlato infine del nuovo allenatore Aurelio Andreazzoli, presentato oggi alla stampa, che ha avuto modo di conoscere quando era ‘solo’ un collaboratore di Luciano Spalletti:

“Una bravissima persona e grande professionista, un uomo silenzioso ma sempre molto presente. Lo ricordo nella gestione Spalletti, è stato determinante nell’organizzazione e nei risultati. Mi auguro e sono convinta che possa lavorare al meglio. Ha una responsabilità enorme in questo momento, quella di continuare in un momento di grande crisi e confusione”.

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ultimo aggiornamento: 05-02-2013